Titolo: Il delitto della via Accattapane
Autore: Margherita Capitò
Prezzo di copertina: 12,90 €
Pagine: 184
Editore: Giunti
Genere: gialli
Formato: brossura con sovracopertina
Data di uscita: marzo 2016
Disponibile anche in ebook
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Sinossi
Un’auto incendiata lungo la via Accattapane, nel mezzo della campagna, tra vigne e oliveti; accanto, il corpo di un uomo, per metà carbonizzato. Una scena a cui la polizia non pensava certo di dover assistere nella tranquilla località turistica di Donoratico.
Il caso vuole che in quegli stessi giorni un nuovo commissario sia approdato nella cittadina: è Sonia Castelbarco ed è appena arrivata dal nord Italia. Nonostante la giovane età, una massa di ricci ribelli e due occhi azzurro mare, Sonia è una donna lontana dagli stereotipi: ama cenare da sola al ristorante, fare lunghe nuotate per schiarirsi le idee, e una squadra tutta al maschile non le fa per niente paura… anzi. Con l’aiuto dell’ispettore Giampiccolo, napoletano dalla battuta sempre pronta, tutt’altro che immune al suo fascino, si getta a capofitto nella sua prima indagine, complicata dall’arresto di Maurizio Venturini, un figlio di papà arrogante e viziato, coinvolto in un giro di cocaina. Ben presto, però, quello che sembrava un banale delitto di droga si colora di tinte più inquietanti: un intrigo mafioso internazionale, in cui si nasconde il peggior malaffare intrecciato alla politica.
In un crescendo di colpi di scena, Il delitto della via Accattapane ci regala un perfetto giallo di provincia dove non mancano momenti di humor e di emozione.
Buongiorno, cari lettori! Parliamo oggi di un giallo, quello di Margherita Capitò, Il delitto della via Accattapane.
Iniziamo subito.
Nel paese di Donoratico, è arrivata da poco Sonia Castelbarco, il nuovo commissario della polizia. Nei giorni successivi, il ritrovamento di un corpo per metà carbonizzato rompe il tranquillo tran tran del commissariato.
Chi è il morto? C’entra forse il ragazzo fermato quella notte? Che cosa è successo?
Per me Il delitto della via Accattapane è stato un giallo senza troppe pretese. Carino e breve, si legge in fretta – io ci ho messo due giorni – e la lettura è piacevole. Però oltre a questo non c’è molto altro.
Mi è sembrato un po’ frettoloso, poco approfondito. Non veniamo a conoscenza di granché circa i personaggi, se non riguardo a qualche caratteristica fisica e comportamentale.
Come già svela la sinossi, ci sarà un’attrazione commissario-ispettore. Anche qui, mi sembra che tutto nasca un po’ troppo in fretta, come anche lo svolgimento.
Altra cosa: l’uso o non uso della virgola prima o dopo un nome. Se io dico “Vado a mangiare nonna” è diverso da “Vado a mangiare, nonna“. Nel primo caso sembra che io vada a mangiare direttamente la nonna, mentre nel secondo sto dicendo alla nonna che vado a mangiare.
Questo ovviamente non è il primo libro – e nemmeno l’ultimo – in cui la virgola un po’ c’è e un po’ non c’è. In alcune frasi può essere scontata, il significato si capisce comunque, ma in una frase verso la fine del libro ci ho messo un attimo a capire se l’interlocutore si riferiva alla persona con cui parlava o a un’altra.
[…] ma dopo un’ora Giuliano uscì sconvolto con gli occhi rossi e salì in foresteria. Ciriello frenò con un cenno della mano Zanon che stava per seguirlo.
«Lascia stare Francesco, è meglio che stia un po’ da solo adesso. Vieni invece da me con Lussu.»
Questo attimo di confusione l’ho avuto anche perché all’inizio ci si riferisce agli agenti col cognome, e poi pian piano si prende “confidenza” e si inizia a usare anche i nomi. Avrò forse poca memoria, non so, ma facevo fatica a ricordarmi i collegamenti nome-cognome.
Ho scoperto che questo libro è il primo di una serie circa le avventure del commissario. Sono curiosa sinceramente. Che l’autrice voglia seguire le orme di Cammilleri?
Spero che il prossimo sia un po’ più avvincente ed emozionante, più ricco di suspence.
In conclusione, per me sono due stelline e mezzo.
Ora tocca a voi, lettori. Pareri su questo libro? Vi ispira, lo avete letto? Fatemi sapere!
Un bacio!
The Bibliophile Girl