Libri · Prossimamente in libreria

Rubrica “Prossimamente in libreria”


Salve lettori! Come state??
Allora cosa ne pensate della rubrica “Prossimamente in libreria”? Vorreste vedere più libri di un determinato genere? Fatemi sapere le vostre opinioni!
Ecco i due libri in uscita che vi consiglio questa settimana!

Titolo: Il sole bacia i belli
Autore: Charles Bukowski
Prezzo di copertina: 18,00€
Editore: Feltrinelli
Pagine: 336
Data di uscita: 26/02/2014

Sinossi:
“Molti dicono che Charles Bukowski non esista. Una leggenda metropolitana, che dura ormai da anni, afferma che tutte le poesie turbolente da lui firmate in realtà siano state scritte da una vecchia scorbutica dall’ascella cespugliosa.” Così scriveva nel marzo 1963 un giornalista del “Literary Times” di Chicago. Poeta di culto in molti ambienti underground, Bukowski era ancora ben lontano dalla fama mondiale che avrebbe raggiunto in seguito. Quel giornalista non solo scoprì che Charles Bukowski esisteva davvero. Ma verificò di persona che le sue poesie non mentivano, e così i suoi romanzi e racconti. Lo scrittore era davvero parente stretto del personaggio cinico, vitale e sporcaccione che i suoi lettori stavano imparando ad amare. E mentre i decenni passavano e cresceva il seguito di questo poeta alcolizzato, sempre più giornalisti andavano a trovarlo, ascoltavano i suoi racconti, annotavano le sue riflessioni veggenti e stralunate. Questo libro raccoglie i migliori pezzi giornalistici (e non) in cui la viva voce di Bukowski parla di sé. A partire da quella primissima intervista, realizzata cinquant’anni fa in una delle sue proverbiali, maleodoranti stanzette hollywoodiane, per arrivare all’ultima chiacchierata, concessa a bordo piscina nella sua villa di San Pedro, pochi mesi prima di morire.

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Titolo: Sulla panchina
Autore: Michael Jakob
Prezzo di copertina: 28,00€
Editore: Einaudi
Pagine: 250
Data di uscita: 25/02/2014

Sinossi:
Quando ci sediamo su una panchina in cerca di un momento di riposo o per godere della vista di un paesaggio, quasi mai ci rendiamo conto di quanto questo oggetto, in apparenza banale e insignificante, funzioni come una vera e propria macchina visiva, «intelligente e visionaria», in grado di farci comprendere la realtà che abitiamo. Obbedendo a una semplice quanto efficace strategia visiva, la panchina, mentre apparta dal flusso del mondo, crea situazioni e paesaggi particolari, insegna, suscita, cita. Orienta il nostro sguardo e modella il nostro stato d’animo. Michael Jakob ci guida in un viaggio sorprendente attraverso i giardini e le epoche, dalla Toscana rinascimentale alla Francia del Settecento, dalla Russia degli anni Venti ai paesaggi industriali della contemporaneità, provando a ricostruire le molteplici vite di un’entità desueta: dalle panchine reali, come le «panche di via» di Firenze o Pienza e quelle stravaganti di Bomarzo, a quelle letterarie (Rousseau, Stifter, Sartre), artistiche (Manet, Monet, Van Gogh, Liebermann) o cinematografiche (Vertov, Antonioni). Un saggio di cultura visuale colto e raffinato, accessibile – per il fascino dei temi, l’originalità dell’impostazione, l’eleganza della scrittura e la ricchezza dell’apparato iconografico – anche al lettore curioso.

Chi non conosce Bukowski?? Spero che i consigli di oggi vi piacciano!
Alla prossima settimana! Fatemi sapere i vostri pareri! Un bacio!

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4 pensieri riguardo “Rubrica “Prossimamente in libreria”

  1. Quando ormai era diventato famoso (o famigerato, a seconda dei punti di vista) Bukowski era arrivato a stare in contatto con gente del calibro di Bono degli U2 (che gli dedicò pure un concerto) e di Sean Penn. Ciononostante, mi ricordo una prefazione, o postfazione, ad un suo libro in cui un italiano racconta di una volta in cui era partito col suo gruppo di amici, andando a Los Angeles e, con l’occasione, sono passati a casa sua, dato che avevano una vera adorazione per lui. Bukowski se li guardò per bene, mise loro in mano qualche dollaro e gli chiese se potevano portargli un po’ di birre. Loro tornano e li fa entrare a casa sua, nonostante siano perfetti sconosciuti, parlando un po’ con loro per qualche tempo, prima di salutarli. Questo per far capire il tipo 😀 mai stato un santo, ma un tizio che resta fedele a se stesso, anche dopo la fama, oggi come oggi, dove lo trovi più? 😀

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