Buongiorno!
Purtroppo tutte le cose belle finiscono. Anche la trilogia di Carmen Korn, che si chiude con il terzo volume in uscita oggi: Aria di novità.
Giorgia l’ha letto, vediamo cosa ne pensa.
Aria di novità di Carmen Korn
Fazi – 2 marzo 2020
narrativa – 427 pag.
9,99 e 20,00€
Acquista Aria di novità in ebook o cartaceo su Amazon
È il 1970 e Henny, che ha «l’età del secolo» ed è concentrata sui preparativi per il suo settantesimo compleanno, chiede divertita all’amica di sempre: «Hai mai tradito tuo marito?». Guardarsi allo specchio è più difficile, ma dentro si sente ancora una ragazzina; perché cos’è il tempo, in fin dei conti? A festeggiare con lei, insieme alle immancabili amiche, al marito e ai figli, ci sarà una nuova generazione appena entrata nell’età adulta: Katja, una fotografa che decide di mettere in secondo piano la sua vita per documentare con le immagini quel che accade nei focolai di guerra sparsi per il mondo; Florentine, modella di fama internazionale tornata a sorpresa ad Amburgo con una notizia che lascerà parenti e amici a bocca aperta; e poi Ruth, giornalista e militante, che fatica a liberarsi dalla travagliata relazione con un uomo violento pericolosamente vicino alle frange più estreme. Fra le tre giovani donne si ricrea lo stretto sodalizio che ha unito le loro madri e nonne e, con grande felicità di Henny, la generazione successiva alla sua porta avanti la tradizione: condivide felicità e sfortune, i momenti insignificanti e quelli importanti. A fare da sfondo, le grandi vicende politiche e sociali degli anni Settanta e Ottanta: la Germania divisa, la guerra in Vietnam, il terrorismo, l’immigrazione; e poi gli scandali della Casa Bianca visti dall’Europa, lo scioglimento del blocco orientale e infine l’evento risolutore per eccellenza: il crollo del Muro nel 1989. Ma prima che la storia intervenga ad abbattere questa barriera, chiudendo un’epoca e aprendone una nuova, le vite delle protagoniste subiranno diversi scossoni.
Dopo Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, la trilogia di Carmen Korn trova in questo volume la sua commovente conclusione.
Leggi la recensione di Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare.
Ebbene sì, siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio, iniziato nel 1919 con il primo libro di questa bellissima trilogia di Carmen Korn. Come per il secondo, ho atteso con molta ansia anche questo terzo libro: non vedevo l’ora di poter raggiungere di nuovo i nostri protagonisti ma, allo stesso tempo, sapevo che avrei dovuto dire addio a ognuno di loro, essendo arrivati al capitolo conclusivo, e così, alla voglia di voler leggere questo ultimo romanzo si accompagnava un po’ di tristezza.
Come nei due precedenti libri, anche qui il “titolo” di ogni capitolo è l’anno a cui esso fa riferimento: inizia nel marzo 1970 per poi concludersi l’ultimo giorno di dicembre del 1999, con l’arrivo del nuovo millennio. Quello che ormai potremo considerare il tratto distintivo della Korn, ossia i suoi capitoli lunghi in ognuno dei quali vengono raccontati un po’ tutti i protagonisti, è presente anche in questo romanzo ma, anche questa volta, la nostra autrice è stata bravissima a non far pesare la lunghezza: risultano sempre molto fluidi, leggeri e coinvolgenti, grazie anche al suo stile semplice, alla presenza di molti dialoghi e delle giuste descrizioni.
Se nel secondo libro abbiamo conosciuto la seconda generazione, che “convive” con i nostri protagonisti del primo libro, in questo terzo volume ci viene presentata la terza generazione. Tra una nuova nascita e un’altra, tra un nuovo matrimonio e i tantissimi addii che purtroppo ci troviamo a dover dire, con le lacrime agli occhi, non manca uno sguardo accurato e preciso, ma mai pesante, al periodo storico. La Korn ha inserito i giusti riferimenti storici nella vita quotidiana dei personaggi e sembrava quasi che io stessa stessi vivendo quel preciso momento. Mi riferisco, per esempio, al terrorismo portato in Germania dalla “RAF”, ma anche alle condizioni di vita a Berlino Est, che vengono spiegate molto approfonditamente, alla poi successiva caduta del Muro di Berlino nel 1989, all’avvento della nuova tecnologia (come, per esempio, i computer) e alla scoperta e diffusione dell’AIDS.
Così, i nostri protagonisti si ritrovano a dover affrontare tutto questo nel corso della loro quotidianità, ognuno con le proprie idee e la propria mentalità, conseguenza delle proprie esperienze di vita ma anche del periodo in cui sono nati e cresciuti. Questa volta infatti, ancora di più rispetto al volume precedente, avremo una visione di come la società è in continua evoluzione e di come le nuove generazioni crescano in modo completamente diverso rispetto ai genitori e ancor di più ai nonni.
Ho notato la presenza di qualche refuso (uno o due, non di più) e durante uno dei tanti dialoghi c’è stata una piccola confusione con il nome del personaggio che in quel momento stava parlando, ma dal contesto e con un po’ di attenzione si capisce benissimo che si tratta di un piccolo errore. Cose davvero di poco conto che non influiscono in nessun modo nella lettura.
È una storia emozionante, piena di avvenimenti e colpi di scena. Tutte le domande che erano rimaste irrisolte nel secondo volume hanno trovato una risposta e, prima dell’ultima pagina, tutti i dubbi sono stati chiariti. Ho sempre un po’ paura ad approcciarmi alle trilogie (o comunque alle saghe in generale) perché temo di restare delusa dai libri successivi. Invece Carmen Korn è riuscita a portare a termine questa storia nei migliori dei modi, senza mai deludermi.
Vi consiglio di dare una possibilità a questa grande famiglia “allargata”, un po’ fuori dagli schemi ma dove l’amore, l’amicizia, la fedeltà e l’aiuto reciproco sono le parole chiave.
Giorgia