Buongiorno a tutti!
Penultima recensione prima della pausa natalizia, e parliamo di un thriller pubblicato poche settimane fa.
Curiosi? Buona lettura!
La terza inquilina di C.L. Pattison
(#Giftedby) Fabbri Editori – 12 novembre 2019
thriller – 288 pag.
9,99€ e 19,50€
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Megan e la sua migliore amica Chloe hanno traslocato nella loro casa dei sogni, ma sono costrette a prendere una terza inquilina per riuscire a pagare l’affitto. Quando incontrano Samantha, gentile, affascinante, premurosa, si convincono che sia la persona perfetta per condividere l’appartamento e che tra loro potrebbe nascere una vera amicizia. Ma c’è qualcosa in lei che stona, e Megan è la prima ad accorgersene: all’apparenza disponibile e cordiale, Sammi inizia a manifestare inaspettati scatti d’ira e qualche segreto di troppo, chiuso gelosamente in una scatola di ritagli di giornali e vecchie fotografie. Chloe però è troppo presa dai suoi problemi di lavoro per rendersi conto che qualcosa non va: assorbita dall’allestimento di un importante spettacolo teatrale, ricomincia a essere tormentata dagli stessi problemi di ansia da cui Megan l’aveva salvata anni prima. E Megan, da parte sua, viene travolta da una passionale storia d’amore che non le lascia tempo ed energie per occuparsi dell’amica in difficoltà. È in questo spiraglio che lentamente si apre tra le due, fatto di incomprensioni e di attenzioni mancate, che Sammi inizia a insinuarsi, con un’abilità melliflua e inquietante. In fondo, né Chloe né Megan la conoscono davvero, ma ormai le hanno aperto la porta di casa, e l’hanno lasciata entrare. Non sanno cosa sta nascondendo. Non sanno cosa vuole davvero. Ma una cosa è certa: Sammi è lì per restare.
Non si finisce mai di conoscere una persona. È questo il detto, giusto? E cade a pennello con questo libro.
Megan e Chloe sono due giovani ragazze, migliori amiche da tempo, e hanno deciso di andare a vivere insieme. Hanno messo gli occhi su Bellevue Rise, l’ultima di una serie di villette a schiera vittoriane, ma dopo l’incontro col proprietario, si rendono conto che se non affitteranno l’ultima stanzina, che è poco più di un ripostiglio, non potranno permettersi la casa. E così inizia la ricerca del nuovo inquilino, finché non incontrano Samantha: lei sembra perfetta. Sembra. Ma piano piano inizia a mostrarsi fin troppo riservata, misteriosa…
In più, iniziano a succedere cose strane in casa.
Nel romanzo ci sono due linee temporali: nel presente si alternano i POV di Megan e Chloe, le due migliori amiche, capitoli abbastanza brevi narrati al passato in prima persona; mentre nel passato c’è questa bambina misteriosa con la sua infanzia che fin dall’inizio appare ben poco rosea, a causa di una Brutta Cosa che è successa anni prima. Queste parti sono molto d’impatto perché al presente e raccontate in prima persona proprio dalla bambina. Che non viene mai chiamata per nome.
Non ci sono molti personaggi, abbiamo le tre inquiline Megan, Chloe e Sammi, Tom, fidanzato di Chloe, Pete, qualche collega di entrambe e pochi altri. Le tre principali sono comunque descritte e caratterizzate molto bene. Anche la bambina, decisamente.
Il libro parte bene, la prima sessantina di pagine volano via in fretta, ma poi mi è sembrato rallentasse un po’ nel raccontare la vita di tutti i giorni e i relativi problemi di Megan e Chloe. Sono pagine in cui oltre a spiegare i loro impegni e i loro stati d’animo, apparentemente non succede molto altro. Sì, ci sono le cose strane che iniziano ad accadere, ma più che un thriller mi sembrava di leggere un normale romanzo di narrativa, magari un new adult un po’ misterioso.
Nel frattempo nel passato la bambina “cresce”, in un certo senso, e man mano mi metteva sempre più i brividi. Non mi ha messo proprio ansia e/o agitazione, solo la voglia di andare avanti e scoprire come sarebbe andata a finire.
Il principale colpo di scena è nel finale, ma un lettore abituato a questo genere se lo aspetta. Nonostante tutto un po’ mi ha sorpreso. I brividi sono tornati nelle ultime pagine, durante la lettura dei pensieri di quel personaggio, ciò che la mente può arrivare ad architettare. È un libro con tema principale l’amicizia, e poi tutti i vari comportamenti: gelosia, tradimenti, possesso, dipendenza, vendetta. Su questo niente da dire, i temi, le motivazioni ci sono e sono costruite bene, però mi ha un po’ deluso sull’aspetto thriller. È poco thriller per i miei gusti. Per questo lo consiglierei a chi vuole leggere qualcosa di leggero e semplice ma intrigante e misterioso, a chi cerca un thriller soft e non vuole rompicapi e mal di stomaco.
Voi cosa dite, vi ispira? Mi aveva colpito subito, ma non mi ha soddisfatto al cento per cento.
Fatemi sapere le vostre opinioni.
A presto!
Valentina