Gillian McAllister · Recensioni

Recensione: La scelta di Gillian McAllister

Buongiorno!
Oggi vi parlo di un thriller psicologico, una delle ultime uscite targate Nord.
Cosa ne penso? Scopritelo.
Buona lettura!

La scelta di Gillian McAllister

Nord – 30 maggio 2019
thriller psicologico – 412 pag.
18,60€ e 9,99€

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Dopo aver passato la serata con la tua migliore amica, stai tornando a casa, da sola. Non c’è nessuno in giro.
Poi senti il rumore che ogni donna teme. Passi. Qualcuno ti sta seguendo. E si avvicina.
Tu sei sicura che sia lui: il tizio che ti ha importunato al bar. Insistente, molesto.
I passi sono sempre più vicini. Ormai lui è proprio alle tue spalle.
E allora reagisci d’istinto. Ti giri. Spingi. L’uomo perde l’equilibrio e cade lungo la scalinata. Poi rimane immobile, con la faccia a terra.
E adesso? Devi fare una scelta.
Restare
Chiami un’ambulanza. Soccorri l’uomo, e scopri che non è quello del bar. Ora devi convincere la polizia, tuo marito, la tua famiglia e i tuoi amici che sei innocente. Che eri in pericolo. Che non hai fatto nulla di male. Che è stato un incidente. Riuscirai a dimostrarlo?
Scappare
Ti guardi attorno. Nessuno ha visto niente. Te ne vai. E il giorno dopo scopri che l’uomo è morto. E che non era quello del bar. Ora devi solo distruggere tutte le prove che possono collegarti a lui. E mentire, a tutti. A tuo marito, alla tua famiglia, ai tuoi amici. Riuscirai a resistere?

Quante volte ci siamo ritrovati a chiederci cosa sarebbe successo se avessimo fatto un’altra strada, un’altra scelta, detto un’altra cosa…?
Joanna e Laura, in un venerdì sera apparentemente uguale a tutti gli altri, sono al pub a bere un drink, quando un uomo, dopo due chiacchiere, diventa troppo insistente, molesto. Alla fine le due donne se ne vanno, ma dopo essersi salutate, sulla strada di casa, Joanna crede che l’uomo di prima la stia seguendo. Sente i suoi passi. È dietro di lei, sì. Alla fine, quando è vicino, per proteggersi gli dà una spinta. Ma l’uomo cade, cade dalle scale, e rimane a terra. Non si muove. Non si rialza. Joanna è paralizzata. Cosa deve fare? Chiamare aiuto? O forse dovrebbe scappare?
Restare o scappare?

La scelta è questo, scegliere se restare o scappare. Dopo il primo, introduttivo, i capitoli si alternano mostrandoci a mano a mano cosa sarebbe successo se Joanna fosse restata o fosse scappata.
Entrambe le storie non sono male, tuttavia scorrono senza particolari colpi di scena, soprattutto nella prima metà del libro. Dopo le duecento e passa pagine devo ammettere che mi ha preso di più, sembrava che finalmente qualcosa succedesse per davvero. E arrivano anche i primi colpi di scena. Però io non ho avvertito ansia, malessere, frenesia da voler andare avanti a leggere per sapere come sarebbero andate a finire le storie. È sì un thriller psicologico piacevole, con due belle storie in un solo libro, ben strutturate, però non ho provato quel malessere, quel mal di pancia che mi hanno provocato altri libri thriller/thriller psicologico.

Lo stile della McAllister è asciutto e diretto, con periodi molto brevi. A volte, ho pensato, anche troppo. Mi sono accorta che mi piace questo stile ma quando non diventa eccessivo, con frasi di una, due parole, che quando leggi sembra che stai tentennando.
Ha caratterizzato bene i personaggi e mi è piaciuta l’evoluzione, in entrambe le storie, di Joanna. L’ambientazione l’ho trovata ben fatta, c’è quando serve, quando lei ricorda, quando parla di Reuben, suo marito.
Mi è piaciuto il fatto che il primo capitolo sia come una strada, da cui partono altre due vie che corrono parallele, per poi, piano piano, congiungersi in una sola, finale.

Ciò che ho tratto da questo libro è che davanti a un bivio possiamo decidere che strada prendere. Entrambe hanno un determinato sentiero, una via, e percorrendola affronteremo ciò che vi si cela. Forse una avrà una salita ripida e l’altra una discesa difficile. Una ci farà perdere una relazione e l’altra ce la farà acquistare. Possono essere tante le diversità, la lunghezza del percorso. Ma alla fine, dovremmo arrivare comunque alla meta, qualunque strada abbiamo scelto, qualunque cosa abbiamo vissuto. O almeno, spero sia così.

In conclusione, un libro piacevole, che si legge bene, soprattutto la seconda parte. Però come thriller psicologico per me è molto soft. I lettori seriali di questo genere potrebbero rimanere un po’ delusi. Però questo è solo il mio pensiero, alla fine siamo tutti diversi. Leggete gli estratti, sfogliatelo in libreria. È il modo migliore per capire se fa per voi. Se avete visto il film Sliding Doors, o comunque vi piacciono i film/libri su questo genere, provate a leggerlo.

A voi piace questo genere, vedere cosa sarebbe successo se…?
Conoscete altri libri simili a questo?

Stay tuned perché torniamo domani con una nuova recensione!
Ciaoo!

Valentina

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