Buongiorno!
Torno con un libro che aspettavo con ansia: Lullaby Road.
Mi piacerebbe anche sapere se voi avete letto questa serie e cosa ne pensate.
Commentati qui sotto, mi raccomando!
Lullaby Road di James Anderson
NNEditore – 18 aprile 2019
noir – 331 pag. – 18,00 e 8,99€
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Anche nel deserto dello Utah è arrivato l’inverno. Ben Jones, alla guida del suo camion, guarda la statale 117 ricoprirsi di ghiaccio mentre cerca di rimettere in ordine la sua vita: l’amata Claire non c’è più e Walt pare sempre più chiuso in se stesso e nel suo diner solitario. Ma la solitudine dura poco: una mattina all’alba, alla stazione di servizio dello scontroso Cecil, Ben trova un bambino e un cane. Su un biglietto indirizzato a lui, il gommista Pedro gli chiede di badare a suo figlio Juan; e come se non bastasse, subito dopo anche Ginny, da poco diventata mamma, gli affida la piccolissima Annabelle. Con questi insoliti compagni Ben si mette in viaggio, ignaro del mistero che si nasconde nei grandi occhi neri di Juan. Con una scrittura ironica e suggestiva, nel secondo capitolo della Serie del Deserto James Anderson racconta una storia di frontiera dalle atmosfere noir, in cui Ben Jones è costretto a difendere chi ama in un mondo in balìa della violenza, dove l’unica arma davvero efficace è la gentilezza.
Questo libro è per chi si è imbarcato in un lungo viaggio senza controllare il meteo, per chi aspetta Godot e non ha idea di chi sia, per chi riesce a volare di notte ma di giorno non ancora, e per chi ha deciso di prendersi cura di qualcuno e ha trovato tra le sue piccole braccia un’imprevista oasi di salvezza.
Se vi ricordate la mia recensione de Il diner nel deserto (e se non ve la ricordate la trovate qui), avevo concluso dicendo che non vedevo l’ora di stringere tra le mani il sequel, ovvero Lullaby Road. Immaginate la mia gioia quando finalmente NNEditore ha pubblicato la notizia con la data di uscita!
Se nel primo volume era pieno periodo estivo, quindi con un deserto (dello Utah) caldo e assolato, in questo il tempo è cambiato. Siamo infatti in ottobre, con un meteo da subito poco clemente: neve, vento, strade ghiacciate. La prospettiva di mettersi in viaggio con queste condizioni climatiche non è molto allettante, soprattutto quando a Ben Jones, il nostro protagonista nonché camionista e corriere, vengono affidati due bambini. Ma Ben non ha scelta e così si mette in strada insieme a Juan e Annabelle, sperando di riuscire a tornare a casa presto, o anche solo di riuscire a tornare a casa.
La mia recensione non si discosta granché da quella del primo volume, perché in questo ritroviamo tutto ciò che ha caratterizzato così bene Il diner nel deserto e me l’ha fatto amare. Il primo libro termina in modo triste, e con la stessa sensazione si legge il secondo. Ben e Walt stanno ancora facendo i conti con ciò che è accaduto e l’anziano uomo si è chiuso ancora di più in se stesso.
Ritroviamo personaggi già conosciuti come Ginny, John, Andy, e ne conosceremo altri, buoni o cattivi che siano. Sono tutti ben studiati, caratterizzati, e ho amato il rapporto di Ben con questi tre sopracitati. In particolare con Andy, mi è piaciuta molto l’evoluzione del loro rapporto.
Il deserto è sempre presente e continuo a vederlo come un protagonista principale, ma se prima era visto come un rifugio, ora mi sembra che la cosa sia un po’ diversa. Amato odiato, il deserto divide, nasconde, diventa avverso con queste nuove condizioni climatiche.
Ho ritrovato anche lo stesso stile amato del primo volume. James Anderson ha la capacità di alternare attimi di dolcezza, malinconia, ironia e pure stilettate in pieno cuore, come avevo già detto. Mi piace la sua vena poetica, mi piacciono i pensieri che dona a Ben, che lo rendono uno dei miei personaggi preferiti di tutti i libri che ho letto. Grande e grosso nei suoi 193 cm per 90kg, è un gigante buono disposto a tutto pur di proteggere chi ama. E lo dimostrerà.
Abbiamo anche lo stesso modo di strutturare la storia. Anderson unisce vari punti interrogativi nel corso del libro, aggiunge colpi di scena, e insieme al suo stile il risultato è una storia intrigante, le cui risposte si hanno solo nel finale. Lì tutti i nodi vengono sciolti e tutto risulta chiaro.
Questa seria ha anche una vena molto realistica e il lieto fine non è proprio così lieto. Mi sono rimaste delle domande, e spero davvero tanto che ci sia un terzo volume. Però, guardando la pagina di Anderson su Amazon, non c’è nessun terzo libro in inglese. Che sia in fase di scrittura? Chi lo sa, io spero proprio di sì perché vorrei tanto sapere come proseguirà la vita di Ben, Ginny e Annabelle, Walt e John, e tutti gli altri.
Una serie che non posso fare altro che consigliarvi. Ha un posticino speciale nel mio cuore, insieme a Ben.
PS. il terzo libro ci sarà! Vado a stappare lo spumante!
Valentina
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