Ciao a tutti!
Oggi vi racconto di un romanzo parecchio conosciuto, di cui ultimamente si parla (di nuovo) molto: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg.
Leggete la mia recensione e se volete lasciatemi il vostro parere!
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg
BUR – 2 aprile 2015
368 pag. – romanzo rosa – 5,99 e 8,50€
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Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un romanzo di Fannie Flag, pubblicato nel 1987, da cui in seguito, nel 1991, è stato tratto il film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.
Ambientato in una piccola cittadina dell’Alabama tra gli anni 30 e 40, è una vera e propria testimonianza della società di quel periodo, che stava piano piano cambiando.
Il libro non è altro che l’insieme dei racconti con cui Ninny, la nostra protagonista, ormai anziana e in una casa di riposo, intrattiene la sua amica Evelyn, donna di mezza età, oramai in menopausa, depressa e infelice. A questi racconti si aggiungono alcuni dei “Bollettini di Whistle Stop” che Dot Weems scriveva periodicamente per l’intera comunità. Troviamo anche un secondo filo narrativo, ambientato direttamente nel passato, che approfondisce i racconti di Ninny. Questi salti temporali inizialmente potrebbero creare confusione, anche perché vengono presentati molti personaggi, problema che verrà superato una volta che il lettore, andando avanti, entrerà nell’ottica giusta e si appassionerà a questa storia.
“Il caffè di Whistle Stop” diventa il punto di ritrovo di tutti i cittadini, e piano piano prenderanno le sembianze di una vera e propria grande famiglia. Fannie Flag riesce a presentare tutti i personaggi dettagliatamente, da Ninny a Idgie, da Ruth a Big George e Stump per esempio, e vedremo la crescita di ognuno di loro, anche attraverso il racconto del loro passato: Ruth è molto dolce, Idgie è più spavalda eun po’ un maschiaccio, Ninny è una vera forza della natura, amorevole e saggia.
Possiamo dire che Evelyn, l’amica di Ninny, rappresenta un po’ il lettore: anche lei si appassionerà alla storia di Whistle Stop, si affezionerà ai personaggi e vorrà sapere sempre di più di questo piccolo angolo di paradiso.
Tramite la sua scrittura scorrevole e coinvolgente, Fannie Flag rapisce il lettore, che riuscirà a immaginare i profumi e i rumori che vengono descritti. Senza che se ne accorga, il lettore viene preso per mano e accompagnato a riflettere, attraverso episodi che accadono nella piccola cittadina, su importanti temi, ancora molto attuali: il razzismo, l’omosessualità, l’amicizia, l’amore fraterno e di coppia, la violenza sulle donne.
Non posso che dirvi di dare una possibilità a questo romanzo che, nonostante sia stato scritto più di trenta anni fa, è ancora molto attuale e ha tanto da insegnare a ognuno di noi.
Giorgia