Libri letti del mese

Libri letti a gennaio 2019

Buongiorno!
Dopo davvero tanto tempo, torno con la rubrica Libri letti del mese di
Gennaio è stato difficile e devo ammettere di non aver letto poi molto.
Ora vi faccio vedere…

A inizio anno ho cominciato a leggere La colpa, edito DeA Planeta. Poi, con la scusa che mi era arrivato La ragazza della luna, l’ho messo in standby. Una volta finito il libro della Riley l’ho ripreso ma complici i temi importanti e i tanti problemi affrontati in questi mesi (e la pressione nel dover fare recensioni, quindi il problema di non potermelo trascinare troppo a lungo), l’ho accantonato. Non perché non mi piacesse, anzi, ma proprio per tutto ciò che ho appena detto. Appena avrò la mente più libera e serena, e più tempo, lo riprenderò sicuramente.

La colpa di Ghirghis Ramal

DeA Planeta – 30 aprile 2018
pag. 430 – narrativa – 16,00 e 9,99€

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Trama: Mustafa Jamal farebbe qualsiasi cosa per rendere la sua famiglia orgogliosa di lui e per distinguersi dai due fratelli. Ogni mese invia soldi alla madre perché pensi che l’Italia sia davvero il paradiso lucente che meritava il sacrificio di abbandonarla in Egitto. Accetta persino di sposare la ragazza che la famiglia ha scelto per lui, la giovane e bella Aida, e di regalarle in patria una casa e un matrimonio da favola. Ma Mustafa Jamal, giocatore incallito, vive di bugie e schiacciato dalle contraddizioni di due mondi troppo distanti; come Luciano, il suo compagno, pianista di successo che per amore è disposto ad accettarle e portarne il peso; come Michela, l’amica appena divorziata, che si trova a dover contrastare il figlio Stefano pronto, per ribellione e per amore, ad abbracciare una fede di cui ignora troppi aspetti; o come Billy, il cugino italiano di Mustafa Jamal, aspirante imàm. È un romanzo diverso da ogni altro, quello scritto da chi si nasconde dietro lo pseudonimo di Ghirghis Ramal, perché ha il coraggio di raccontare dall’interno, senza ipocrisie, la vita di un giovane immigrato seguendo le tracce dei suoi demoni fino al fondo di un inferno privato che finisce per trasformarsi in tragedia collettiva. Proprio come insegna Dostoevskij, a cui l’autore si ispira dichiaratamente, restituendo così una volta di più alla letteratura il merito di indagare il nostro tempo, i suoi laceranti squilibri, le sue illusorie seduzioni.


Come secondo libro ho letto il quinto volume della saga de Le sette sorelle di Lucinda Riley.

La ragazza della luna di Lucinda Riley

Giunti Editore – 2 gennaio 2019
pag. 720 – narrativa – 16,90 e 9,99€

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Trama: Sono trascorsi ormai sei mesi dalla morte di Pa’ Salt, e Tiggy, la quinta delle sorelle D’Aplièse, accetta un lavoro nella riserva naturale di Kinnaird. In questo luogo selvaggio e completamente isolato nelle Highlands scozzesi, si dovrà occupare di una razza felina a rischio di estinzione per conto di Charlie, l’affascinante proprietario della tenuta. Qui Tiggy incontra Cal, il guardacaccia e coinquilino, che presto diventerà un caro amico; Zara, la figlia adolescente e un po’ ribelle di Charlie e Zed Eszu, corteggiatore insistente nonché ex fidanzato di una delle sorelle. Ma soprattutto incontra Chilly, un vecchio gitano che sembra conoscere molti dettagli del suo passato e di quello di sua nonna: la famosa ballerina di flamenco Lucía Amaya Albaycín. Davvero una strana coincidenza, ma Tiggy ha sempre avuto un intuito particolare, una connessione profonda con la natura. Questo incontro non è casuale, è parte del suo destino e, quando sarà pronta, non dovrà fare altro che seguire le indicazioni di Pa’ Salt e bussare a una porticina azzurra nel Cortijo del Aire, a Granada.

Mi è piaciuto molto, ma meno rispetto agli altri della saga o titoli di Lucinda. Mi è sembrato un po’ sottotono. Comunque gli do 4 stelline su 5.

Clicca qui per leggere la recensione completa!


Ultima lettura, Perduti nei Quartieri Spagnoli di Heddi Goodrich, sempre edito Giunti Editore.

Perduti nei Quartieri Spagnoli di Heddi Goodrich

Giunti Editore – 23 gennaio 2019
narrativa – 468 pag. – 9,99 e 19,00€

Puoi acquistarlo in ebook o cartaceo su Amazon

Trama: Heddi è una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. Studentessa di glottologia all’Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore, ma per un’immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto una conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall’empatia, da un bisogno di radicamento e dall’entusiasmo della giovinezza.
Con una colorata tribù di studenti fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l’un l’altro, in fuga dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere.
Pietro è studente di geologia, figlio di una famiglia contadina della provincia di Avellino, gente avvinta alla terra da un legame ostinato, arcaico. A Napoli, benché il suo paese sia distante solo cento chilometri, Pietro è straniero tanto quanto Heddi.
Il coinvolgimento sentimentale non vela però lo sguardo della narratrice, che considera con sguardo affettuoso ma lucido la personalità di Pietro, al tempo stesso sognatore e velleitario, diviso tra l’emancipazione rappresentata dall’amore per una ragazza così lontana dal suo mondo e il richiamo agli obblighi ancestrali della terra. Anche il ritratto della madre di lui apparentemente fragile e depressa, in realtà custode feroce dell’ordine familiare, è di spietata esattezza.
L’amore che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice. È amore per le parole che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata, piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. È il romanzo di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell’identità altrui e ricerca della propria, di quando la scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.
Questo romanzo, scritto in un italiano letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente considerando che l’autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d’amore: per una città e per un giovane uomo.

Un libro molto bello, o meglio, una storia davvero molto bella. Anche qui, 4 stelline su 5 ben meritate.

Clicca qui per leggere la recensione completa!


Per questo mese è stato semplice e veloce ricapitolare le mie letture, perché purtroppo sono state poche. Spero di recuperare in queste settimane!
Voi invece, cosa avete letto? Lasciatemi il titolo e un vostro breve parere!

A domani, con una nuova recensione! 😘

Valentina

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