Buondì, bibliofili!
Nuova recensione: oggi parliamo di Quando mi sei accanto di Olivia Crosio, edito DeA Planeta.
Buona lettura!
Quando mi sei accanto di Olivia Crosio
DeA Planeta – narrativa
pag. 318 – 15,00€ – 12 giugno 2018
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Abbiamo tutti un lato oscuro e selvaggio, qualcosa che sentiamo dentro di noi eppure ci sfugge. Solo affrontandolo, si può veramente crescere. Alex, che ha vent’anni e una passione enorme per la montagna, quel lato oscuro ha deciso di usarlo, recitando la parte del giovane ribelle; non a caso è un dio per le ragazze, soprattutto in jeans e canottiera. Chicco invece lo ha nascosto sotto i modi gentili e la corazza da bel cavaliere; ma se lo chiedete ad Alex, vi dirà che è soltanto un signorino di città. Chiara ha qualche anno meno di loro e già una natura indomabile che la fa bruciare come una fiamma; impulsiva e sognatrice, ha voglia di divorare la vita ma non sa ancora come farlo, né forse lo capirà mai. Nel dubbio, cerca di tenere i piedi per terra, con scarsi risultati. I tre si trovano quasi per caso a fare una passeggiata sulle montagne della Valle d’Aosta, in uno di quei pomeriggi d’estate che sembrano uguali a tanti ma sono destinati a cambiarti la vita. Per trent’anni i destini di Alex, Chicco e Chiara si incroceranno, portandoli ora vicini ora lontani, con un’unica certezza: una parte di ciascuno esiste solo in presenza degli altri, e a loro apparterrà per sempre. Questo romanzo è la storia di un amore inseguito a lungo, pericoloso e imprevedibile come le vette alpine che le fanno da sfondo. Un legame viscerale, in bilico tra rabbia e tenerezza, tra desiderio e incomprensione, che assume tante forme quante sono le stagioni della vita.
Un pomeriggio d’estate, Chiara, Alex e Chicco si ritrovano a fare una passeggiata in montagna insieme.
Chiara ha sedici anni, è forte, uno spirito ribelle, sognatrice, ma che allo stesso tempo cerca di rimanere con i piedi per terra. Alex ne ha ventidue, è un rockettaro, un Dio per le ragazze. Un bad boy dei giorni nostri. Chicco, diciannove, sembra il classico bravo ragazzo.
Inconsapevolmente, questa passeggiata cambierà per sempre la loro vita e per più di trent’anni i loro destini si incroceranno.
La storia inizia nell’agosto del 1973 a Courmayeur quando Chiara, Alex e Chicco hanno rispettivamente sedici, ventidue e diciannove anni e si snoda nella loro vita con dei salti temporali per più di trent’anni, con degli episodi narrati di volta in volta da un personaggio diverso. Questo ci permette di avere una “visione” a 360° della storia e dei protagonisti.
Come sfondo abbiamo Courmayeur con le sue valli e montagne, la città di Milano, e per finire la Spagna. Dalle descrizioni delle passeggiate o delle scalate con Alex traspare tutta la passione che ha l’autrice per la montagna (è anche maestra di sci .ndr).
Sebbene sia una storia forse già letta/vista, l’autrice ha cercato di diversificarne la forma narrandola nell’arco di questi trent’anni e alternando il POV dei ragazzi.
Lo stile mi è piaciuto. È diretto, informale, simpatico. Non mancano paragrafi più poetici. Ci sono un paio di capitoli in cui vengono spiegate delle vicende, che mi hanno sorpreso. Sono diversi dagli altri. È un lungo “monologo”, assolutamente non noioso, del protagonista, spezzato da frasi divertenti e domande che ripete il narratore per far capire cosa gli chiede il suo interlocutore. Mi sono proprio piaciuti.
Belli e divertenti anche i vari sottotitoli.
Vi riporto una citazione che mi piace particolarmente.
Certe persone non fanno fatica a vivere, penso, bevendo una birra mentre guardo due adolescenti e i rispettivi padri giocare a biliardino fuori da un bar di Planpincieux. Certe persone sono ingranaggi bene oliati che funzionano a meraviglia, pistoni e bielle e alberi a camme che macinano chilometri con disinvoltura emettendo un rumore che è un susseguirsi armonico di note musicali. Hanno ammortizzatori che assorbono le asperità del terreno e gomme che scorrono silenziose. Davanti a un ostacolo inseriscono le quattro ruote motrici e lo superano spremendo solo un poco più di benzina dal loro serbatoio.
Io sono una bicicletta. Una di quelle senza marce, con la catena arrugginita, sferragliante, spesso con una ruota bucata e il campanello che si inceppa, il sellino duro e inospitale, faticosa in salita e con i freni troppo molli in discesa. Io cigolo.
Mi ha colpito molto. Secondo voi chi lo pensa: Alex, Chiara o Chicco?
Quando mi sei accanto è la storia di due diversi tipi di amore, delle scelte. Amore passionale o amore rispettoso, fedele? Io direi anche, amare col cuore o amare con la mente? Lasciarsi andare del tutto o rimanere aggrappati alla parte razionale di sé?
Inoltre parla anche della depressione post-parto e dei sensi di colpa per la morte di una persona cara.
È un libro che mi è piaciuto molto. Si legge benissimo, le pagine scorrono, la curiosità di sapere cosa succederà nelle loro vite è tanta.
Il finale mi ha intristito parecchio, ma ormai avevo capito che era l’unico possibile. Doveva andare così.
E voi, siete per l’amore passionale o per l’amore razionale?
Se avete letto questo romanzo lasciatemi qui sotto un commento, sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Alla prossima! 😊
Valentina