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Presentazione: Oltre i confini – Anime legate di Elena D’Arcangelo

Buongiorno a tutti!
Today is the day! Oggi esce il nuovo libro della Genesis Publishing, Oltre i confini – Anime legate di Elena D’Arcangelo! So che in molti lo attendevate, quindi… eccolo qui!
E, in esclusiva per i lettori di The Bibliophile Girl, il prologo in anteprima!

Oltre i confini – Anime legate di Elena D’Arcangelo
12,60€ cartaceo – 3,99€ ebook
Pag. 380 romance, new adult
Genesis Publishing – 6 luglio 2018

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Siamo solo io e lui, un amore mai vissuto e che non si è mai spento.
Una notte divenuta certezza. Un’alba che sarà un’incognita. Un domani che affronteremo insieme.
Comunque vada. Nonostante tutto.

Può l’amore superare ogni ostacolo, anche quelli che si trovano dentro di te?
È quello che si chiede Clara, dopo sette anni, nel ritrovare gli occhi del suo James, cresciuto e cambiato esattamente come lei. Costretta dalle circostanze a tornare a New York, si crede pronta.
È una donna ormai, un’agente dell’FBI, ma è ancora segnata dal trauma della violenza subita, un marchio indelebile che sanguina e brucia nonostante il tempo trascorso. Ritornare dove tutto ha avuto fine per lei sarà dura, un colpo al cuore difficile da tollerare, ma si sa che dove c’è una fine, in quell’esatto punto, c’è anche un inizio.
James, entrato in Polizia e diventato detective da poco, invece, si ritroverà a dover risolvere il caso più complesso di tutti: capire la causa di questa separazione forzata che Clara ha imposto.
Non l’ha mai dimenticata. In silenzio ha atteso e sperato nel suo ritorno, ma ora che sono di nuovo vicini non sarà facile sbrogliare la fitta rete di bugie.
Il passato, quello tetro che ha la forma e gli occhi Noah Price, è destinato a tornare, perché i conti sono ancora aperti e c’è chi ha intenzione di chiuderli.
Una volta per tutte.

Vol. 2 della Trilogia Oltre i Confini

Angolo autrice

Elena D’arcangelo nasce a Grottaglie, in provincia di Taranto, nel 1993. Fin da piccola coltiva la passione per i libri trasmessa dalla madre e quella per il cinema dal padre. L’amore per la letteratura la porta alla scrittura all’età di diciassette anni, ma solo qualche anno dopo trova il coraggio di pubblicare i suoi romanzi sulla piattaforma Wattpad. Da lì, nasce la Kane Series, composta da quattro trilogie collegate tra loro se pur con protagonisti differenti, che toccano tutti i temi sociali, prendendo spunto dalla realtà quotidiana. Riscontra sulla piattaforma numerosi consensi e visualizzazioni, convincendola a fare il passo successivo. Con Oltre i confini – Anime legate, secondo volume della trilogia Oltre i confini, continua la sua avventura con la Genesis Publishing.

Ecco a voi il prologo! Buona lettura!

«Dimmi la verità. So che non è successo quello che hai detto, so che c’è altro…»
«Perché lo credi?» chiedo e torturo le dita nervosa.
«Perché ti conosco, perché ti ho visto crescere e so chi sei» risponde serio, senza mollare per un solo istante i miei occhi. «Parlarne ti farà bene, ti aiuterà.»
«Non è successo nulla di diverso da ciò che ti ho detto, papà…»
«Pensi che non sappia riconoscere le bugie, Annabelle Clara?» domanda, continuando a insistere. «Mi maledico ogni giorno, ogni minuto della giornata, per non esserci stato quella notte, per aver lasciato te e tua madre da sole. E tu mi stai escludendo ancora, nonostante siano passati anni, ma so che è successo qualcosa di grave, qualcosa che ti ha cambiato per sempre. Lo leggo nei tuoi occhi, lo osservo nei tuoi comportamenti, lo sento nelle scelte che hai fatto dopo essere andata via da New York, lo percepisco nel tuo rifiuto di voler rimettere piede nella città in cui sei nata e cresciuta… così come nella categorica decisione di non voler mai più vedere James. Temi che guardandoti negli occhi, come sto facendo io adesso, lui possa capire. Hai paura della verità che porti dentro, tanto che è diventata un fardello che non ti fa dormire la notte. Io da te cerco conferme, Annabelle Clara. Sono un poliziotto, ma sono soprattutto tuo padre. Riconosco i postumi di un trauma che non ha nulla a che fare con l’aggressione che dici di aver subìto… quella è solo una parte della storia, non è così?»
«Papà… no» rispondo seria, e lui posa una mano sulle mie, ne accarezza il dorso con il pollice, partendo dal polso per poi arrivare alle nocche. «Ti prego, lascia stare questa storia… io sto bene ora.»
«Non è vero.» Inclina la testa e addolcisce lo sguardo serio che aveva. «Hai smesso di essere la mia bambina tanto tempo fa, hai smesso di vivere. Non dirmi che stai bene, perché lo so che cerchi solo di chiudere qui il discorso. Non ti ho mai affrontato come sto facendo ora, ti ho dato tempo.»
Sospiro, abbassando la testa per distogliere lo sguardo dal suo. «Non si può fare più niente ormai.»
«Dimmi chi è stato» insiste.
«Non ha più importanza.»
«Ne ha per te» aggiunge subito. «Dimmi il suo nome, possiamo ancora fare qualcosa…»
«Ti sbagli» lo interrompo e ritorno sui suoi occhi imploranti. «I cinque anni sono scaduti, il reato è caduto in prescrizione. Non si può fare niente.»
E lui lo sa. Lo ammetto senza dirglielo apertamente. I suoi occhi si chiudono, le palpebre celano il colore delle sue iridi, togliendomi inconsciamente il privilegio di darmi forza.
«Non sono forte come hai sempre creduto, papà. Alla fine, sono una debole e le mie scelte lo dimostrano. Io non ce l’ho fatta.»
Lui scuote la testa. «Avevi solo diciassette anni. Era mio compito proteggerti… e ho fallito.»
«Non potevi fare nulla, non lo potevi prevedere… e non potevi spingermi a fare la cosa giusta. Non ero pronta e non lo sarò mai. Non è colpa tua.»
«Lo è, invece…»
Riapro gli occhi, sentendomi spaesata. L’aereo è in fase di atterraggio, lo vedo dal finestrino. New York sotto di noi comincia a prendere forma, non ci sono più le nuvole a farmi compagnia. Stringo i braccioli del sedile e tento di fare respiri profondi per non entrare in affanno. La tensione è alle stelle e il solo pensiero del primo passo che dovrò fare in questa città mi spaventa a morte.
Quando mi sono seduta nel posto assegnatomi, non appena ho chiuso gli occhi, ho sentito la sua voce nella testa. Ogni volta, ho come la sensazione di averlo vicino, che lui sia a pochi passi da me. La mia città natale è diventata un incubo a occhi aperti a causa sua. La mia città natale, ora, è legata a Noah Price. E lo sarà sempre.
«Non sei più una diciassettenne, Clara. Sono passati sette anni, tu non sei la stessa donna di allora.»
La voce maschile, che arriva dal posto accanto al mio, mi fa sussultare per la sorpresa. Mi volto ritrovando il viso di Liam King con la testa inclinata all’indietro appoggiata al sedile e gli occhi chiusi, come se dormisse. I lineamenti duri sono rilassati, eppure incutono lo stesso un certo timore. I capelli biondo scuro sono scomposti dal viaggio, non in ordine come sempre.
Il mio partner, il mio migliore amico ha deciso di non abbandonarmi in questa impresa, in questo ritorno faticoso da affrontare. E non sono riuscita a dirgli di no, a essere coraggiosa tanto da tornare a New York da sola.
«Io sarò sempre quella donna» gli rispondo sbuffando.
«Non è vero» mi contraddice. «A diciassette anni non potevi fare nulla, ora impedisci che altri passino ciò che tu hai vissuto. Aiuti donne che, come te in passato, credono di non avere chance. Insegni che c’è un dopo.»
«Io non ho mai trovato quel dopo. Comincio a credere di essere un’ipocrita.»
Sospiro ancora e le ruote dell’aereo toccano la pista, facendoci sobbalzare al primo contatto.
«Hai trovato solo una parte del dopo» aggiunge. «Credo che, ora, troverai il resto.»
«Sai che non è possibile ciò che mi hai detto, vero?»
«Devi dargli una spiegazione, a lui devi dire la verità dopo tutto questo tempo. Non c’è occasione migliore di questa… Ora o mai più.»
«Di chi parli?»
«Di James.»
James Lucas Kane. Un volto che credevo non avrei mai più visto nella mia vita. E ora? È allievo di mio padre e di mio zio, le nostre vite si incroceranno di nuovo.
«Una parte di lui non si è rassegnata, Clara. Ne sono certo» continua e riapre gli occhi, mostrandomi il mare senza sentire l’odore di sale nell’aria. Un mare diverso da quello di mio padre, negli occhi di Liam c’è la tempesta. Lo stesso colore delle acque profonde, da dove potresti anche non risalire più. Ti annega con la sua serietà, la compostezza che ha.
«Come lo sai?» chiedo curiosa. Lui non conosce James, se non dai miei racconti.
«Io non avrei mai rinunciato a quella parte di me che crede in te e nel tuo ritorno.»

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Valentina

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