Jojo Moyes · Recensioni

Recensione: Io prima di te di Jojo Moyes

Titolo: Io prima di te
Autore: Jojo Moyes
Prezzo di copertina: 
14,90 €
Pagine: 
390
Editore: 
Mondadori
Genere: 
narrativa rosa
Formato: 
rilegato
Data di uscita: 
5 gennaio 2012
Disponibile anche in ebook

Sinossi

A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.

Ciao a tutti, ragazzi. Oggi è giovedì quindi significa… giorno di recensione!
Come vedete sono riuscita anche io, finalmente, a leggere questo famosissimo bestseller. Io prima di te è uscito a gennaio 2012, l’ho comprato nel 2014 e l’ho letto ora, nel 2016… Insomma, meglio tardi che mai, no?

Volevo leggerlo in questo periodo per due motivi: 1) sapevo che sarebbe uscito il film a giugno, e volevo vederlo, anche se ho saputo che è slittato a settembre; 2) sarebbe uscito il sequel, Dopo di te, e la Mondadori mi ha gentilmente inviato una copia – e tra l’altro li ringrazio tantissimo!
Faccio una premessa: essendo uscito ormai da quattro anni, chissà quante ristampe e anche in edizione Numeri Primi, deduco che ormai lo abbiano letto tutti – tranne me, ovviamente, fino a poco fa! – perciò mi prenderò libertà di parlarne abbastanza apertamente. Se quindi non l’avete letto, potreste incontrare spoiler.

Facciamo un breve ripassino. Anno 2007. La storia inizia subito facendoci conoscere Will e Lissa, a casa del ragazzo. Lui deve uscire per andare al lavoro, vorrebbe andare in moto ma il tempo non è dalla sua; infatti, come dice il portiere, diluvia. Qua, col senno di poi, posso già dire “Caro portiere, ma perché non ti sei fatto gli affari tuoi?”. Il nostro Will esce dal parcheggio sotterraneo e cerca un taxi. Ne trova uno, attraversa e…
Da qui inizia, o finisce, la storia, dipende dai punti di vista.

Anno 2009. La nostra Lou si ritrova senza lavoro in quanto Frank, il suo datore di lavoro, decide di chiudere il bar per tornare in Australia. Dopo colloqui, lavori strani e via dicendo, ottiene il posto di assistente domestica.
Come dimenticare l’entrata in scena di Will, le sue finte urla che stavano facendo scappare Lou a gambe levate?

Ho letto le prime cinquanta pagine domenica sera, centocinquanta il giorno dopo, e quello dopo ancora onestamente ho perso il conto, fino ad arrivare alle poco meno di cento pagine finali. Il tutto in tre giorni. Da domenica sera a mercoledì pomeriggio. Ho letto in tutti i momenti che potevo, e quando facevo altro avevo comunque il pensiero tra le pagine del libro, nella dépendance con Will e Lou, prima sperando che Will si comportasse un po’ meglio, poi iniziando a ridere con loro, e finendo per andarmene in giro insieme a loro nelle varie gite, fino al viaggio finale.

Ho letto le ultime cento pagine con le mani che tremavano, praticamente da quando dovevano partire per il viaggio avventuroso e invece abbiamo avuto il colpo di scena. Ecco, oltre che le mani tremanti, avevo veramente l’ansia mentre leggevo quelle ultime cento pagine.
Ho sperato che Lou ce la facesse, ma dopo mi dicevo di no, che Will era ormai convito… Ma dopo ancora pensavo che avrebbe cambiato idea, l’amore gli avrebbe fatto cambiare idea, avrebbero vissuto insieme e in un modo o nell’altro ce l’avrebbero fatta.

Il cosiddetto colpo di grazia è arrivato con la telefonata di Camilla Traynor che chiedeva a Lou di andare in ospedale. Speravo, speravo, speravo che non fosse troppo tardi, desideravo che, se fosse stato ancora vivo, vedendola, cambiasse idea.
Invece…
È stato straziante, triste, frustrante.
Non riuscivo a capacitarmi che lo avesse davvero fatto. Mi chiedevo come avrebbero fatto ad andare avanti tutti quanti. Mi domandavo perché a volte l’amore non basta.In mezzo a tutta questa tristezza però devo dire che ci sono stati anche momenti in cui mi sono fatta una bella risata, grazie a dei momenti divertenti disseminati qua e là. Tipo la cena di compleanno di Lou, il regalo di Will. A dire la verità in quel momento ridevo e piangevo, commossa, ma questi son dettagli.

Mi è piaciuto che tutti abbiano avuto modo di “parlare”. Mi riferisco ai capitoli narrati da Camilla, Steven, Nathan…
Se devo parlare di personaggi sgraditi, non posso non fare il nome di Patrick. Cielo, non lo tolleravo proprio. Peccato perché nel film ci sarà Matthew Lewis a interpretare il suo ruolo, il Neville Paciock di Harry Potter.
Altro personaggio che a tratti mi piaceva e a volte meno è la sorella di Lou, Katrina. Nei momenti in cui faceva l’egoista proprio non la sopportavo, ma si perdona abbastanza facilmente in altri momenti in cui invece è forte, come ad esempio durante l’assalto dei giornalisti…

Lo stile della scrittrice è abbastanza semplice e anche questo fa sì che la lettura scivoli via. Di certo con una storia così triste e particolare, se avesse usato un lessico ricercato e pomposo, non lo avremmo gradito allo stesso modo.

Okay, devo confessarvi che ho ancora davanti agli occhi – mi sono immaginata tutto come un film dalla prima all’ultima pagina, e spero che il film non mi deluda in questo senso – tutta la parte finale, che scorre come una pellicola. Non riesco a fare a meno di pensarci. Mi capite se vi dico che ieri, chiuso il libro, mi sono buttata sul divano per un’ora, abbracciando il cuscino? Poi, non contenta, alla sera ho iniziato Dopo di te. Evidentemente non ne avevo abbastanza di lacrime e magone.

Per ora del sequel ho letto meno di un centinaio di pagine, ma… spero solo che non mi rovini tutta la storia, la storia del primo libro. Sono convinta che se si ha scritto un bel romanzo, apprezzato e diventato bestseller, non si deve per forza scrivere un seguito rischiando di rovinare tutta la storia. Io prima di te secondo me era nato per essere un libro solo, nascere e finire così.
Speriamo bene.

Che altro dire? Libro molto molto bello, storia triste, appassionante, che avrei tanto voluto finisse bene. Di sicuro un libro che non dimenticherò facilmente. 5 stelle.

Di sicuro tra di voi c’è qualcuno che lo ha letto. Cosa ne pensate? Vi è piaciuto o siete tra quelli che non l’hanno apprezzato?
Chi di voi andrà a vedere il film?

Ora vi saluto.
A presto!

Valentina

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9 pensieri riguardo “Recensione: Io prima di te di Jojo Moyes

  1. BELLA BELLA BELLA… Ho letto questo romanzo poco dopo la sua pubblicazione e rivivere quei momenti grazie a questa recensione mi ha davvero emozionata *_* Complimenti!

      1. Credo che sia l’effetto che ha fatto a tutti i lettori… io sono rimasta scioccata per due giorni… sguardo fisso e lacrime a singhiozzo per un non nulla xD

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