Titolo: La luna e l’acqua
Autore: Andrea Nicoli
Prezzo di copertina: 17,00 €
Pagine: 256
Editore: Vividolomiti
Genere: romanzo giallo/thriller
Formato: brossura
Data di uscita: dicembre 2014
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Sinossi
Una storia che percorre Venezia con tristezza e malinconia, mentre sulla città incombe un inevitabile destino. Un romanzo fra il Gotico ed il Noir: il protagonista, un giovane musicista veneziano, un sognatore romantico che sembra vivere fuori dal suo stesso tempo, si innamora di un’attrice svedese ed insegue il suo sogno a distanza, vivendo come l’acqua dei canali che di notte mestamente riflette la luce della luna. Parallelamente, Venezia è colpita dagli omicidi del “killer dei turisti”, braccato dalle faticose indagini di un ispettore di Polizia che torna dopo molto tempo nella sua città natale, per salvarla da un incubo che sembra creato da lei stessa. Le due storie si accavallano, a volte sfiorandosi, a volte incontrandosi senza riconoscersi, in un susseguirsi di riflessioni esistenziali e picchi di suspance, con un’aura di morte costantemente aleggiante.
Estratto
Su una parete un vecchio poster di una non recentissima rappresentazione del “Don Giovanni” di Mozart che era riuscito ad avere dal Teatro fenice grazie ad un suo amico che vi lavorava come inserviente, una vera rarità; il solito lampadario con una lampadina a basso consumo illuminava discretamente il mansardato dove dormiva, creando sui muri giochi di ombre, proiettando immagini distorte ed ingrandite degli oggetti che la luce incontrava; la finestra, che lui manteneva costantemente aperta, faceva entrare i primi rumori della mattina.
Venezia di mattina indossava una maschera diversa, ma sempre di sua proprietà, un vestito insolito ma portato elegantemente, come solo Lei sapeva fare. i passi lenti e stanchi della sera, dei turisti congedanti, erano prontamente sostituiti da quelli dei nuovi arrivati, rampanti e veloci, quasi istericamente confusi in nuvole senza precisa direzione, ma rapiti dall’istantanea gioia opprimente che colpisce appena si posa la suola di una scarpa sul suolo galleggiante di Venezia. i veneziani guardavano con occhi tristi a quello strano comportarsi, alcuni a chiedersi se anche per loro sarebbe stato così, in visita ad altri luoghi, altri solo con disprezzo verso ciò che lentamente stava mandando in rovina secoli di solitaria beatitudine, e di totale indipendenza. forse, in tempi antichi, per molti quella barriera di acqua poteva far assomigliare Venezia ad una grande prigione, e lo stesso effetto c’è ora, mentre i turisti stanno lentamente ma inesorabilmente impadronendosi della città, facendo quasi sembrare i suoi abitanti degli outsider. Guardò l’orologio: era ora di andare, il suo turno sarebbe iniziato di lì a poco; il percorso lo conosceva a memoria, e non fosse stato per evitare di sbattere contro alla gente, avrebbe tenuto la testa bassa a guardare per terra, in attesa di svegliarsi completamente: faceva spesso così, camminando per diverso tempo alla cieca, gli serviva sempre e soprattutto al mattino per ridestare corpo e mente dal torpore, e anche altre volte per schiarirsi le idee e sfogare rabbia repressa. era come se prolungasse i suoi sogni, e certo l’atmosfera per alcuni aspetti lo aiutava a creare il clima adatto, ma il vociare e i rumori che lo circondavano gli rovinavano tutto. Lo aiutava molto anche suonare, certo, ma negli ultimi tempi il suo talento era spesso richiesto in spettacoli serali, tanto che la routine aveva leso labilmente la vera passione per il pentagramma, facendolo diventare quasi un secondo lavoro. nella sua serpeggiante corsa, frettolosa e disattenta, tagliò la strada ad un signore occhialuto che camminava lentamente, guardando lateralmente verso le vetrine delle boutique, ed aprì la porta a spinta giusto in tempo per evitare di andargli contro.
Biografia autore
Andrea Nicoli (Cimolais, 1983) scrive dall’età di 16 anni, poco prima di lasciare la scuola senza mai diplomarsi. Fra il 2003 e il 2008 partecipa a vari concorsi letterari, ed in diversi casi riceve segnalazioni o il suo scritto viene pubblicato nell’antologia dei migliori del concorso. Nel 2011 la sua prima pubblicazione, la raccolta di racconti dell’orrore “Il portiere di Bisanzio” (ed. Demian, prefazione di Alessandro Perissinotto). Dal 2013 si trasferisce a Trieste, alla ricerca degli stimoli culturali tipici delle città di frontiera, e l’anno successivo pubblica il suo romanzo “La luna e l’acqua”, un noir gotico-romantico ambientato a Venezia, primo titolo della collana di narrativa dell’editore Vividolomiti. Il suo stile di scrittura rimanda principalmente ad autori del passato, prevalentemente del periodo gotico o di inizio novecento, con tratti tendenti al romanticismo tedesco ed allo “Strurm und Drang”. Legge la narrativa di Poe, Bierce, Maupassant, Hoffmann, Meyrink e la poesia degli artisti della scapigliatura italiana, soprattutto Boito, Praga e Tarchetti. Si ispira principalmente a questi autori.
The Bibliophile Girl