Ciao a tutti, lettori!
Una nuova autrice oggi vi parlerà di sé, come avrete capito dal titolo dell’articolo e della foto qui sopra.
Chi è? Ora lo vedrete.
Se volete, potete anche commentare facendole qualche domanda.
Buona lettura!
Buongiorno a tutti!
Piacere di incontrarvi, sono Elisabetta Barbara, ma va bene anche solo Elisabetta o Barbara, ognuno mi chiama come preferisce e per me va bene, anche se preferisco EliBì, il nomignolo che in qualche modo racchiude la donna che sono: vivace e taciturna, vulcanica e pigra, gioiosa e malinconica. Insomma un miscuglio di contraddizioni e difetti, tanti difetti, ma amo anche quelli perché mi rendono quella che sono e mi amo, anche quando borbotto che di me cambierei praticamente tutto, so che in fondo non lo farei mai perché essere me non è stato facile. Ho affrontato molte difficoltà nella vita e ancora ne affronto, mi sono plasmata in modo da poter affrontare tutto, ho imparato a cadere e a rialzarmi ogni volta, a gioire di poco, a cogliere quello che la vita mi offre e ogni istante è prezioso, ogni momento, ogni sorriso ricevuto o donato. La vita mi è stata maestra e, se tanto ho imparato, lo devo alle lezioni più difficili, a quelle che mi sono costate cicatrici che oggi accarezzo con amore e cambiare significherebbe rinnegare il cammino fatto fin’ora, quel cammino di cui non sempre vado fiera, tante volte avrei potuto agire meglio, ma è stato il mio e mi ha portata fin qui.
La mia salvezza è sempre stato il mio mondo interiore, un mondo immaginifico e pulsante di vita, di personaggi e di storie, sempre a cavallo tra questa realtà e un altrove che conosco solo io e che molto di rado ho lasciato che dall’esterno se ne sospettasse l’esistenza. E questo mondo si è nutrito di letture fin da quando ho iniziato a leggere ed ero molto piccola, praticamente un soldo di cacio che a tre anni già amava leggere e colorare quaderni. Sì, colorare, perché amo i colori, non potrei farne a meno. Ah dimenticavo… sono una grande sognatrice, una romantica utopista che preferisce i colori al grigio e anche al bianco e al nero perché i colori rendono tutto più bello, come gli arcobaleni.
Fino a pochi anni fa ho custodito gelosamente il mio mondo interiore, l’ho tenuto solo per me e a nessuno era permesso ficcare il naso nei quaderni e nelle vecchie agende che riempivo di poesie, di storie e di cuore, il mio cuore. Poi un giorno ho buttato tutto. Tutto. Perché? Non lo so, forse ho fatto bene o forse ho sbagliato, ma ho sentito l’impulso di tagliare anche fisicamente con una parte del passato che sentivo non appartenermi più. Da quel giorno ci ho riprovato a scrivere sui quaderni, ma qualcosa era cambiato e non mi riusciva più come prima. Ecco che ho iniziato sul web: nel 2012 ho aperto una pagina su Facebook, la prima ed è lì, celata dietro un nome che non era il mio, che ho iniziato timidamente a buttare qua e là qualcosa di mio, tra una poesia di Neruda e una della Merini. Ogni giorno di più i miei pensieri si armavano di una dose maggiore di coraggio e scrivevo una parola in più, un’emozione, un sentire. Da lì un’altra pagina (la prima per un po’ fu bannata, eh sì, l’invidia non muore mai), poi il blog su Tumblr, un’altra pagina e le mie frasi che iniziavano a circolare sul web, ospiti di altre pagine e altri blog. Non passò molto tempo e in molti iniziarono a fare richieste del tipo: dove trovo i tuoi libri? Quanti ne hai scritti?
Nessuno, non ne avevo scritto nessuno. Avrei tanto voluto farlo, fin da quando ero ragazzina, ma la verità è che rimandavo perché non mi sentivo all’altezza. Io? Una scrittrice? Ma quando mai? Eppure quel sogno era lì, c’era sempre stato e non era mai andato via, non ero riuscita a convincerlo a lasciarmi stare e a rivolgersi a qualcun altro più bravo di me. E lui è stato furbo, lo ammetto. Furbo e paziente e credo che abbia anche riso molto alle mie spalle vedendo quanto mi affannassi a percorrere mille e una strada, tranne quella che forse non mi avrebbe portato a niente, ma mi avrebbe resa felice.
Così chiesi all’universo di mandarmi un segnale. Eh sì, volevo le prove che non mi stessi sbagliando a dargli retta perché mi ero decisa a provarci, aveva vinto lui, ai punti, presa per sfinimento. Fu in quei giorni che bussò alla mia chat Daniele Aiolfi della Casa Editrice ErosCultura e mi chiese se mi andasse di pubblicare con lui: aveva letto molte mie frasi e poesie in giro per il web e gli erano piaciute. Le mie poesie! Gli erano piaciute! E ho pubblicato con lui il mio primo libro, la mia raccolta di poesie “Anima e Carne”, cui ha fatto seguito il racconto erotico “L’altra lei”. Gli devo molto, davvero, ha creduto in me e gliene sarò sempre grata e gli sono affezionata, anche se forse non gliel’ho mai detto, ma questa lettera aperta è anche per lui.
In seguito ho pubblicato alcuni racconti ancora: “E il mare rispose” , presente nel primo volume della raccolta Donne d’inchiostro; “Senza più nome”, un racconto breve, ma molto intenso sulla storia di una bambina rapita (e presto ne farò un libro, tempo permettendo) e “Stanza 530”, un racconto erotico da cui ha preso vita poi la storia del mio primo romanzo, pubblicato a novembre 2015, dal titolo “Oltre il buio il tuo respiro”, un romance con qualche pennellata di erotico, appena un po’, ma fondamentalmente una storia d’amore, di un grande amore. Il romanzo infatti racconta la storia di Luca e Laura, una giovane coppia affiatata e tanto innamorata. Due ragazzi come tanti in fondo, ma in realtà speciali perché fedeli al sentimento forte che li lega. In tempi in cui si legge tanto di legami tormentati, di passione viscerale solo se è trasgressiva, nel mio romanzo ad essere trasgressivo è proprio l’amore, nella sua purezza. Un amore così forte da resistere quando Luca ha un incidente e Laura è costretta ad affrontare la vita senza di lui, in coma in un letto di ospedale. Ma nella disperazione è proprio a quell’amore che Laura si aggrappa e combatte contro mille difficoltà; quell’amore le impone di andare avanti e lottare, per lei e per Luca. Luca che, ovunque si trovi, ogni notte trova la strada per raggiungerla nella loro casa, nel loro letto. Ogni notte Luca è presente, contro ogni logica e ogni razionalità. Ma non vi racconto di più, altrimenti vi svelo troppo e invece io voglio lasciarvi scoprire ogni emozione attraverso le pagine del libro.
Al momento sto già scrivendo un altro romanzo e un altro paio di idee sono già in cantiere. Una diversa dall’altra. Perché sì, ho iniziato scrivendo erotico, e continuerò, ma a volte le storie che emergono dalla mia fantasia hanno tinte diverse e si orientano più verso il rosa, la narrativa, contaminandosi qua e là con qualche tocco di mistery o di suspence. Spero non me ne vorranno i miei lettori se non riuscirò ad essere fedele a un genere o a uno schema, ma io sono fantasiosa, vulcanica ed eclettica e in ciò che scrivo metto tutta me stessa, le emozioni del momento, i sogni e tutto il mio mondo interiore. Prometto loro però una cosa: quale che sia il genere che affronterò, troverete sempre nei miei libri dolore, coraggio, speranza e, soprattutto, amore. Amore in tutte le sue forme e in tutte le sfumature perché l’amore, non solo quello romantico, ma l’Amore come sentimento assoluto è quello che, solo, può dipingere il mondo con i colori più belli.
Con il cuore, sempre ❤
EliBì
The Bibliophile Girl
Grazie infinite ❤
Di nulla ❤