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Recensione: La signora dei gelsomini di Corina Bomann

Titolo: La signora dei gelsomini
Autore: Corina Bomann
Prezzo di copertina: 11,90 €
Pagine: 476
Editore: Giunti
Genere: narrativa
Formato: brossura
Traduttore:
Sara Congregati
Data di uscita: marzo 2015
Disponibile anche in ebook

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Sinossi

Il sogno d’amore di Melanie sta finalmente per realizzarsi: in estate sposerà Robert e cercherà di diradare i viaggi di lavoro che troppo spesso la tengono lontana da lui, magari anche in vista della famiglia che ha sempre desiderato. Una terribile notizia però la accoglie al suo rientro dal Vietnam: poche ore prima, Robert ha avuto un grave incidente d’auto e ora è in coma. Devastata dal dolore, Melanie cerca conforto nella villa di campagna della bisnonna Hanna. A 96 anni, perfettamente lucida e avvolta in una elegante veste vietnamita, Hanna sa bene quali terribili prove può riservare l’esistenza, e decide di svelare per la prima volta la sua storia, accompagnando Melanie in un viaggio straordinario e scioccante: dall’infanzia nell’esotica Saigon, dove Hanna fu separata a forza dall’amata sorella adottiva, alla giovinezza perduta nella Germania degli anni Venti, dove vivrà un amore immenso e difficile, per poi cercare un nuovo inizio a Parigi come disegnatrice di cappelli. Una vita piena, costellata di dolori ma anche di doni inaspettati: il segreto di Hanna è aver avuto la forza di non arrendersi mai. Riuscirà Melanie a trovare il coraggio di seguire le orme della bisnonna? È possibile continuare a lottare, quando la vita sembra averti strappato tutto quello che ami?

Vi parlo oggi di un romanzo di Corina Bomann, uno dei due che possiedo; l’altro è Un sogno tra i fiocchi di neve, finito di leggere qualche giorno fa. Avevo aspettato il freddo per immergermi maggiormente nella storia.
Non conoscevo questa autrice, per cui questo è il primo che leggo. È sullo stile della Riley – lei è stata la prima che ho letto che usa questo stile, quindi la vedo un po’ come la “madre” di questo tipo di narrazione, anche se probabilmente non è stata la prima vera e propria a usarla -, per cui se avete letto qualche suo libro, potete capire cosa intendo.

Come la sinossi ci svela – fin troppo -, Melanie è appena rientrata a casa da un viaggio in Vietnam quando riceve una bruttissima telefonata: Robert, il suo fidanzato, ha avuto un incidente ed è entrato in coma. Il mondo le crolla addosso. Com’è possibile? Robert, il suo Robert… ?
Passa giorni, settimane difficili accanto al letto di Robert, in ospedale, che è stabile ma ancora in coma, fino a quando un episodio significativo le fa capire che ha bisogno di prendersi una pausa.
Questo la porta alla villa delle sue nonne: Hanna, bisnonna, e Marie, figlia di Hanna e madre di Elena, sua nonna.
Qui l’arzilla Hanna prende la decisione di raccontare a Melanie la storia della sua vita. Inizieranno quindi i salti temporali tra Saigon, la Germania ’20 e Parigi.

Per me il vero centro della storia è stata la vita di Hanna e la sua narrazione. Questa donna di ormai 96 anni ne ha viste di tutti i colori, ma ne è sopravvissuta e ha saputo trarre forza da tutte le avventure e soprattutto disavventure che ha dovuto affrontare. I suoi racconti, in un certo modo, riusciranno a distrarre la sua pronipote, a darle forza, a infonderle coraggio.
Sono loro due le vere protagoniste, Hanna e Melanie. Marie, sebbene sia anche lei nella villa, è più un personaggio di contorno.
Oltre a loro abbiamo Thanh, l’adorata sorella adottiva di Hanna; Elena, la madre di Melanie, stilista di cappelli. C’è Katja, la madre di Robert. Thomas, il nuovo giardiniere della villa dove risiedono le nonne di Melanie, anche lui con un triste passato alle spalle. Ariana, Ella, amiche e spalle di Hanna. E poi… come dimenticarlo? Abbiamo Laurent

È un libro e una lettura piacevole, scorrevole. Tratta dei temi molto importante e difficili. Principalmente sono stata incuriosita dalla storia di Hanna, mi spingeva ad andare avanti per vedere cosa le sarebbe successo.
Una buona lettura, tuttavia non mi ha completamente stregato e trasportato all’interno. Forse avrei preferito un romanzo incentrato completamente su Hanna, dall’inizio alla fine, per dare maggiore risalto agli argomenti e di conseguenza ai pensieri e ripercussioni dei personaggi.
In conclusione, è stata una buona lettura.

Corina Bomann vive con la sua famiglia in una piccola cittadina tedesca.
Dopo il successo internazionale del suo primo bestseller, L’isola delle farfalle (Giunti, 2012), si è affermata fra le scrittrici europee più amate nel campo della narrativa romantica. Per Giunti sono usciti anche Il giardino al chiaro di luna (2014), il fortunato romanzo natalizio Un sogno tra i fiocchi di neve (2014) e La signora dei gelsomini (2015), balzato subito nella Top 10 delle classifiche di narrativa straniera.

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4 pensieri riguardo “Recensione: La signora dei gelsomini di Corina Bomann

  1. Ho letto due libri di questa scrittrice e mi sono piaciuti, ora vorrei leggere Un sogno tra i fiocchi di neve, diciamo che sono libri piacevoli e la narrazione è molto scorrevole, magari come dici tu non sono di quelli che ti stregano ma per delle letture leggere e piacevoli li ho trovati interessanti, ho nella lista di leggere tutti i libri della Bomann mentre non ho letto nulla della Riley ma ho due libri suoi che ancora sono da leggere 🙂 Un bacione

    1. Un sogno tra i fiocchi di neve l’ho letto anche io qualche giorno fa e beh… devo ancora scrivere la recensione, ma penso uscirà settimana prossima. Avendo letto questi due libri della Bomann onestamente non penso ne acquisterò altri, mentre invece andrò sul sicuro prendendo tutti quelli mancanti di Lucinda, che per me sono proprio su un altro livello!

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