Titolo: Le storie di Toppino e Micetta
Autore: Martino Santillo
Prezzo ebook: 2,99 €
Pagine: 46
Editore: Teomedia
Genere: favola illustrata
Data di uscita: gennaio 2015
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Sinossi
Nive è una gattina con problemi di linguaggio. È ingenua e molto curiosa e la sua curiosità e il fascino per la figura dell’avventuroso Freccia, il padre randagio che non ha mai conosciuto, la porteranno a scappare dal giardino in cui vive con la madre e la sorella, per iniziare la sua avventura alla ricerca del padre. Nel corso del viaggio Nive conoscerà un piccolo topo che come lei ha abbandonato la propria famiglia, non per desiderio d’avventura, ma per la rabbia e il dolore d’essere emarginato a causa delle sue enormi orecchie. Il cuore grande e la gioia della micetta porteranno il topino a far parte di una nuova famiglia. La storia ruota attorno alla diversità che, se rispettata, può essere non motivo di sofferenza ma di forza.
Estratto
Era un pomeriggio come tutti gli altri là nel giardino. L’aria era leggermente calda, il cielo sereno, e l’erba morbida riscaldata dal sole. Era così dappertutto tranne che sotto la vecchia palma dove una lunga foglia, nata più in basso rispetto alle altre, creava un ottimo rifugio per tutti i piccoli abitanti del giardino, che adoravano sonnecchiare sotto la fresca ombra. Quel pomeriggio c’era la micetta, quella bianca, piccola, con la punta della coda nera a forma di freccia. Sorniona con gli occhi chiusi, se ne stava lì all’ombra. Cominciò a soffiare un dolce venticello e la gattina aprì gli occhi, sbadigliò e stiracchiandosi la schiena si alzò. Si diresse verso il prato e cominciò a giocare con i soffioni bianchi. Saltellava a destra, a sinistra, intorno ai soffioni, rotolava e colpiva i fiori. I semi colpiti volteggiavano in aria sospinti dal lieve venticello, e la micetta si divertiva a seguirli, correndo e guardandoli, cercando con un balzo poi di prenderli. Mentre correva i suoi occhi luccicavano colpiti dal sole che cominciava a calare. Per due volte non era riuscita a riprendere in aria i semi, e al terzo tentativo, dopo un bel salto, ricapitolò a terra subito, ruzzolando quasi attraverso il cancello del giardino. S’era fermata proprio davanti alle asticelle del cancello, quando una voce la chiamò. – Nive, non giocare lì giù. Forza dai torna qui, fai la brava. – Va bbene mamma, venco – fu la risposta della micetta, mentre sbuffava. Non era contenta d’essere sorvegliata dalla madre mentre giocava, poiché era molto curiosa e avrebbe voluto un giorno varcare quel cancello. Voleva poter guardare oltre il vialetto bianco, oltre la strada, oltre i campi e le colline, sognava di volare come quei suoi soffioni e vedere tutto il mondo, ma per ora niente, doveva tornare dalla mamma che l’aveva chiamata. – Forza, forza, manchi solo tu. Tra poco si mangia. – Sì mammma eccomi, arrivo – rispose inciampando un po’ sul suono della doppia, che, come altri suoni, le era un po’ difficile da pronunciare.
L’autore
Martino Santillo, classe 1987, vive a Casapulla in provincia di Caserta. È laureato in Filologia Classica e Moderna alla Seconda Università degli Studi di Napoli, con una passione controversa per la letteratura e le sue implicazioni del XIX secolo. Lo scorso anno si è abilitato come insegnante di materie letterarie per la scuola media e gli istituti professionali e tecnici. Tra i suoi autori preferiti sicuramente un posto di rilievo spetta a Niccolò Ugo Foscolo, e Ippolito Nievo (potete leggerne qualcosa qui http://goo.gl/5DqCYk). Scrive racconti (potete inoltre leggerne due racconti qui http://goo.gl/zRadGP e qui http://goo.gl/McDOWh) e insieme a una ciurma sconquassata trascorre il tempo libero a occuparsi di libri e cinema sul lit-blog Legenda Letteraria (legendaletteraria.wordpress.com).
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