Titolo: La giostra degli infami
Autore: Valerio Navangione
Prezzo di copertina: 10,00 €
Pagine: 100
Editore: Youcanprint
Genere: narrativa
Formato: cartaceo ed ebook
Data di uscita: 1 marzo 2015
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Sinossi
Una storia avvincente e profonda vi porterà in viaggio alla scoperta della
vera natura delle lacrime e dei sorrisi.
In un intreccio che oscilla tra l’Italia e la Thailandia, Sak nasce e subito riceve il soprannome “Yim”: sorriso. È proprio della cultura thai intendere il sorriso come migliore risposta a qualsiasi situazione… per Sak sarà molto più complicato. La sua vicenda vi terrà costantemente sulle corde, toccando quelle più profonde della vostra anima.
Secondo romanzo pubblicato per Valerio Navangione. Il primo, “L’altro lato“, l’ho apprezzato tanto.
La nota dell’autore a inizio libro mi è piaciuta molto, evidenzia il carattere di Valerio, l’umiltà che lo contraddistingue. È stato uno dei primi a contattarmi all’inizio dell’avventura con questo blog, quindi ormai lo reputo un amico, seppur virtuale.
A ogni modo, questo suo secondo lavoro riguarda il protagonista Sak, soprannominato Yim, “sorriso” in thailandese. Lo vediamo crescere e affrontare tante e troppe prove dolorose, l’evoluzione della sua vita e del suo carattere. Una storia molto bella e particolare, che va a toccare argomenti importanti.
Lo stile di Valerio si nota subito, uno stile più ricercato, farcisce la narrazione e i dialoghi di riflessioni profonde e bellissime frasi toccanti.
Ho però qualcosa da dire sulla “forma”. Numerosissime sono le D eufoniche, anche dove non servirebbero. Capisco che a volte la loro presenza aiuti il suono, ma se non servono non servono…
Ho trovato alcuni errori grammaticali e virgole che, a mio parere di editor, avrebbero dovuto essere in altri punti per dare il giusto senso ad alcune frasi.
Per tutto il libro sono stata convinta di una cosa, nonostante non capissi bene il “come”, e la credevo una incongruenza. Parlando con Valerio invece mi sono resa conto di aver capito male io, davo per scontato una cosa che invece era un’altra. Però il modo in cui era scritta ha forse “facilitato” l’incomprensione.
Ho trovato un dettaglio un po’ inverosimile, anche se nella lettura mi ha sorpreso molto: ovvero la ricomparsa di un uomo molto importante nella storia. “Com’è piccolo il mondo!” si dice, però ho trovato un po’ strano che con sette miliardi e passa di persone si ritrovasse proprio lui davanti…
Per il resto, Valerio ha un gran potenziale. È una buona storia, molto bella e toccante. Con un editing più accurato si andrebbe a perfezionare maggiormente.
Valerio, non c’è due senza tre, come il libro che attendo, e come le stelline che ti porti a casa!
Valentina
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