Buongiorno, bibliofili!
Benvenuti alla 2° tappa del BlogTour dedicato ad Awake, di Salvatore Vivenzio, edito da Genesis Publishing!
In questa tappa avrete modo di leggere un estratto e un paragone con il libro di Robert Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, commentato dall’Autore stesso.
Non vi trattengo oltre e vi lascio a questa interessante tappa!
Il libro
Titolo: Awake
Autore: Salvatore Vivenzio
Editore: Genesis Publishing
Collana: InProsa
Genere: Attualità, Soft Paranormal
Prezzo: € 1,99
Pagine: 50
Pubblicato il: 07/11/2014
John Flashword, reduce da un’intricata esperienza di vita, decide di raccontare la sua breve e affascinante storia: un’esistenza andata in frantumi la sua, che vede crollare dinanzi a sé qualsiasi progetto e aspettativa. Sarebbe voluto essere un grande regista, uno scrittore di fama internazionale, persino un pittore e invece si ritrova impiegato, con un misero salario, seduto per ore con lo sguardo fisso dinanzi a un computer.
Tutte le aspirazioni di quel bambino che aveva affrontato troppo per la sua età: il bullismo, l’assenza di veri amici, l’essere eclissato da un fratello brillante, un padre solito al gioco d’azzardo e al consumo di alcool, sono state disilluse; ed è proprio l’alcool uno dei protagonisti: “il sedativo per lenire il dolore, la tossina per annientare se stessi”, il veleno che accompagna John nel corso di tutta la sua avventura.
È forte il legame fra le due parti in cui è frammentato il suo animo cioè la facciata esterna dell’uomo che assapora le gioie della vita, privo di preoccupazioni e l’animo interiore, in continua lotta con se stesso, con quell’uomo con la cicatrice che lo opprime e lo penetra con i suoi occhi vacui. La sua mente è la sua prigione, il suo aguzzino le sue catene. A niente valgono i tentativi di evasione, nessuno è disposto a tirarlo fuori, né Morte, né Amore.
In un contesto di degrado, un paese senza dèi che non si occupano dei suoi figli, lasciandoli alla smania della loro caotica umanità, si svolgono gli assurdi eventi.
Così si trascina l’esistenza del protagonista, sospesa sul baratro della follia, in una continua sopravvivenza, alla ricerca disperata di una dimora dove porre fine al suo estenuate viaggio. Prima della decisione finale, prima di scegliere la soluzione, l’unica. Ma senza alcuna certezza sul suo finale.
Potete acquistare “Awake” su Amazon.it!
Il Blog Tour
Durata
Dal 13 al 26 gennaio, su 5 blog:
1° tappa: Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls
2° tappa: The Bibliophile Girl
3° tappa: La biblioteca infinita
4° tappa: Le passioni di Brully
5° tappa: Book what else
Regole di partecipazione
- Diventare lettori fissi dei blog partecipanti;
- Commentare almeno tre tappe su cinque.
Premio
Il premio messo in palio per il Tour è una copia ebook gratuita del romanzo breve “Awake”.
Vincitore
Il vincitore verrà estratto a sorte con un sito RANDOM fra i partecipanti che avranno rispettato tutte le regole. Il risultato sarà pubblicato sul blog della Casa Editrice: “Writing with Genesis Publishing”, il giorno successivo al termine dell’evento.
L’estratto da “Awake”
“Quello nello specchio ero io? Aveva capelli simili ai miei, forse più lunghi. Pelle meno pallida e ruvida (all’apparenza). Gli occhi erano molto più scavati. Mi stava osservando, mi guardava l’animo, lo squadrava, lo scomponeva, lo vivisezionava, lo analizzava.
«Hai pianto?» gli chiesi, guardandolo negli occhi. Non scorgevo niente. Nessuna emozione.
«Tanto tempo fa, poi ho finito le lacrime.» Guardai meglio. Infinita frustrazione… questo vedevo. Sofferenza, vuoto e caos. «Tanto tempo fa» continuò, «scrivevo. Non ero molto bravo, ma mi piaceva. Iniziai a bere, fumai, mi drogai, poi mi feci maltrattare da una troia. Tentai il suicidio. In quella notte persi l’anima, e mai più la ritrovai. Inutile cercare. Sono un ammasso di follia cosmica e drammi esistenziali» concluse.
«Sei me?» azzardai un’altra domanda.
«Sono una parte di te. Sono quello che stai diventando» rispose.
«E la tua anima… dov’è?» provai a insistere.
«Prova a cercarla nell’Oceano Pacifico. O tra le pagine di un libro. Tra le tante lacrime versate, tra le stelle infinite» ironizzò.
Avevo tanti quesiti da porgli, ma era tardi; sentivo la voce dei miei parenti chiamarmi dal piano inferiore.
«Tornerò» promisi.
Mi allontanai in fretta verso la porta, spensi la luce, girai la manopola e uscii chiudendo a chiave. Prima di scendere anche un solo scalino mi bloccai, sentendo un mormorio, una frase.
«Inutile spegnere la luce, era abbastanza buio anche prima. Così te ne vai anche tu. Abbandonato anche da me stesso…» troppo flebile la voce per poterne capire le sfumature.”
Il paragone tra “Awake” e “Lo strano caso del Dott. Jekyll e Mr. Hide” commentato dall’autore stesso
“Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde” è un romanzo psicologico di Robert Stevenson pubblicato nel 1886. Racconta la storia di un medico che facendo degli studi sulla psiche umana, capisce che ogni individuo possiede una doppia natura, come due personalità contrapposte, una buona e una cattiva. Successivamente il Dr Jekyll troverà la formula di una pozione che gli permetterà di mutare nella sua parte malvagia, da troppo tempo nascosta, placata e segregata.
Quando ho scritto Awake non potevo non pensare a questo romanzo, pietra angolare della letteratura inglese. L’ho letto quando ero ancora bambino e mi ha sempre affascinato, sia per lo stile sia per l’analisi psicologica. Lo specchio dinnanzi al quale si pone il mio John equivale in parte alla pozione che beve Jekyll per trasformarsi. Penso che la differenza principale tra i due sia l’essenza della polarità: sicuramente John e “l’uomo con la cicatrice” sono due personalità contrapposte e speculari, ma allo stesso tempo si tratta della stessa anima. La figura che John vede allo specchio è sì il suo alter ego, ma non la sua parte malvagia.
Il racconto è intitolato Awake che, in inglese, corrisponde all’imperativo “risvegliati”. Il porsi dinanzi ad uno specchio significa per John riconoscere una parte di sé che latita nel suo spirito ma con la quale convive.
Anche io, come Stevenson nel suo romanzo, volevo mostrare l’eterna lotta con se stessi che ogni persona deve portare avanti nella sua vita. La differenza è nella natura, mentre Jekyll rappresenta la parte totalmente buona e Hyde il male assoluto, John ed il suo alter ego non sono né assolutamente buoni né assolutamente cattivi. Ho tentato di mostrare semplicemente l’evoluzione di un’anima attraverso il tempo, temprata dalla vita.
La cicatrice che l’alter ego di John ha sul volto rappresenta le ferite che ci vengono inflitte dall’esistenza poiché questo rappresenta la metà nello specchio, un’anima che ha vissuto e combattuto, che è stata tramortita e torturata, che ha visto gli orrori della vita che l’hanno portata ad essere ciò che è divenuta.
The Bibliophile Girl
il premio non mi interessa, non è il mio genere … quindi salto il concorso
Liberissima di farlo 🙂
La frammentazione dell’anima in due parti contrastanti é la perfetta rappresentazione della sensibilità umana. Quel tipo di sensibilità che avvolge John, e come lui un po’ tutti noi
La capacità dello scrittore di descrivere due personalità in una,perfettamente contrapposte è qualcosa di veramente ammirevole.Inoltre,apprezzo molto la citazione fatta a Dr. Jekyll e Mr.Hide,grandissimo romanzo.