Titolo: E alla fine successe qualcosa di meraviglioso
Autore: Sonia Laredo
Prezzo di copertina: 16,00 €
Pagine: 348
Editore: Mondadori
Formato: rilegato
Traduzione: Caputo I.
Disponibile anche in ebook
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Sinossi:
Dopo una brillante carriera come editor, infatti, la quarantenne Brianda Gonzaga viene improvvisamente licenziata. Tutte le sue certezze crollano in un attimo, ma decide di non lasciarsi abbattere e di rifugiarsi, ancora una volta, nel mondo delle possibilità infinite, quello delle storie. E dopo aver consultatogli adorati libri come un oracolo, sceglie di seguire la via che le hanno indicato: senza pensarci due volte prende un volo per il Nord della Spagna, noleggia un’auto e si lancia in una nuova, sconosciuta avventura alla riscoperta di se stessa. Ma il destino ha in serbo per lei ancora grandi sorprese… Ben presto, infatti, si troverà a lavorare nella libreria di Nuba – un paesino incantato lungo il Cammino di Santiago –come braccio destro di Lorenzo, lo storico libraio che diventa subito il suo migliore amico e la sua guida spirituale. E anche l’amore farà capolino da dietro un angolo e sarà inatteso, travolgente e la turberà nel profondo. E alla fine… Alla fine succederà qualcosa di meraviglioso…
Recensione:
Per fare della mia vita un’opera d’arte…
Piccola premessa: il libro che troverete in commercio ha una copertina diversa, perché la mia copia è “un’edizione speciale non definitiva” a quanto spiega il retro di copertina. Detto ciò, passiamo alla recensione…
Permettetemi un sospiro. In questo libro, a differenza de “Lo strano caso dell’apprendista libraia” che veniva definito come una meraviglia in cui era racchiuso l’amore per i libri, c’è veramente ciò di cui il libro sopracitato è privo. I libri, possiamo dire, sono stati la partenza, l’inizio, di questa storia. E anche il filo conduttore.
Brianda, editor da una vita − immaginate quindi la mia fantasia come galoppava − si ritrova a chiedere consiglio ai suoi libri dopo un triste pranzo con il suo capo. Indipendente e autonoma, e aggiungerei triste senza rendersene conto, sono tre aggettivi per descrivere la nostra Brianda. Oh, bibliofila, come dimenticarlo?
Già dal primissimo istante in cui si trovava a Nuba, o nei dintorni, per meglio dire, c’è stata una sorpresa (svelata dopo).
Mi è piaciuto un sacco come viene descritto Nuba, come se fosse un paesino a sé, incomparabile con tutto il resto del mondo.
In questo paesello incontra don Lorenzo, noto libraio. Come non amare questo uomo? Io l’ho adorato. A me sarebbe piaciuto fosse un mio nonno. Ho gradito molto la storia del tesoro e come Sonia Laredo lo descrive alla fine. Ci si aspetta qualcosa di materiale, e invece… Bello. Bello bello.
Non entro nei dettagli della storia del bosco, quella ve la dovete gustare senza spoiler alcuno.
I personaggi li ho apprezzati tutti, tranne ovviamente Romilda, ma questo è scontato. Non è che non mi sia piaciuta come personaggio, chiariamo, ma per ciò che fa. Don Lorenzo comunque resta il mio preferito.
Forse sarebbe stato meglio approfondire il personaggio di Tomas. Riguardo lui, mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. Ma probabilmente è fatto apposta e questo è un mio parere da lettrice.
Questa storia, o per meglio dire questo viaggio, in tutti i sensi, ha i libri come protagonisti. La frase “Per fare della mia vita un’opera d’arte” ci accompagna spesso nei primi “capitoli” e meno pian piano che si prosegue ma mi è piaciuto molto tutta la storia che ha nel libro. Questo è il viaggio che compie Brianda, tra lavoro, conoscenza, onestà, gioia, sesso, pazienza e coraggio e amore. E vi assicuro che queste parole non sono dette a caso.
Come avrete capito, ho i pensieri un po’ confusi riguardo questo libro, non perché non mi sia piaciuto, non è così, ma perché mi ha dato tanto da pensare, tanto da riflettere.
È un libro molto narrativo, pochi dialoghi che forse all’inizio possono scoraggiare il lettore, può sembrare pesante. Se si supera l’inizio, dopo la metà la storia si fa decisamente interessante. Il finale soprattutto lo è. E mi ha sorpreso. Immaginavo un’altra fine, un altro andamento. Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Io questo libro lo consiglio, ma non come lettura passatempo o “libro da spiaggia”. No, se lo dovete leggere, leggetelo con la testa, sennò non serve a niente. Sono contenta di averlo letto.
Scusate la recensione confusionaria, è decisamente colpa del libro! 😀
Lasciatemi i vostri commenti sia se l’avete letto oppure no. Parliamone insieme.
A presto!
Valentina
Mi incuriosisce molto…titolo, trama e amore per i libri in un momento complicato! é un periodo però in cui ho scarsa capacità di concentrazione…me lo consigli lo stesso?
Compralo, e tienilo da parte per quando avrai la mente più libera 🙂
non riesco a visualizzare il tuo blog O__o
per -la rana a righe-
deve aver cambiato il dominio, clicca sul suo nome e poi sul link più sotto nella pagina che ti esce 🙂
Io ho menzionato la storia del bosco, forse facendo spoiler, ora che me ne rendo conto, è che sto cavolo di libro mi ha proprio stra-acchiappata (ora vado a correggere la mia pseudo rece inserendo l’avviso di spoiler). Ma tu l’Autrice la conosci, hai fatto qualche intervista su di lei?
Uhm no, non la conoscevo prima, e – potrei dire una cavolata – mi pare di ricordare che fosse spagnola…