Titolo: Ps. Non dimenticare Parigi
Autore: Deborah McKinlay
Prezzo di copertina: 16,90 €
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 239
Formato: rilegato
Disponibile in ebook
Sinossi:
Jack Cooper è uno scrittore americano abituato al successo, nella carriera così come nella vita privata: i suoi romanzi gli hanno regalato notorietà in tutto il mondo e uno stuolo di ammiratrici adoranti. Ma arrivato a cinquant’anni, alle soglie di un secondo divorzio e all’inizio dell’ennesimo libro, si ritrova in piena crisi, di mezz’età e di ispirazione. Per consolarsi, si dedica a una tranquilla passione troppo spesso trascurata: la cucina. Eve Petworth è una donna inglese dalla vita semplice e silenziosa. Sfortunata in amore e segnata da un rapporto molto teso con la figlia, vede come un incubo l’approssimarsi delle nozze di quest’ultima: sa che tra gli invitati ci sarà l’uomo che tanti anni prima le ha spezzato il cuore. Per consolarsi, si rifugia nelle due passioni che non l’hanno mai delusa: la cucina e la lettura. Un giorno, terminato un romanzo, Eve decide d’istinto di scrivere all’autore per complimentarsi con lui e ringraziarlo dei momenti piacevoli trascorsi in compagnia di quelle pagine. Lo fa con una lettera «vera», di carta, scritta a mano come per scegliere meglio le parole. Con sua grande sorpresa, riceve una risposta. Firmata proprio da Jack Cooper. È l’inizio di una corrispondenza affiatata che, partendo da scambi di consigli culinari, si apre ben presto a confidenze profonde e sincere: il rapporto più autentico che sia capitato a entrambi da tanto tempo. Un legame che si rafforza lettera dopo lettera, un appuntamento fisso che diventa una pausa di felicità. E allora perché non annullare la distanza e darsi un vero appuntamento? Magari nella città più famosa per gli incontri del destino. Quel destino che, a loro insaputa, sta già cambiando la vita di Eve e Jack, qualunque sia il sentimento che ormai li lega.
Leggi il primo capitolo online qui.
Booktrailer:
Recensione:
Ho terminato “Ps. Non dimenticare Parigi” e sto cercando le parole migliori per descrivere questo libro.
Non succede poi molto, in fin dei conti, in questa storia.
La narrazione parte, per un’ottantina di pagine, descrivendo sprazzi delle vite dei due protagonisti, Eve e Jack. È stato un po’ lento l’inizio, proprio per questo motivo.
Da quel punto in poi, diventa un po’ più interessante e coinvolgente perché finalmente inizia a succedere qualcosa.
La scrittrice ha uno stile semplice, fluido, si legge bene.
I personaggi secondari non li ho trovati nulla di particolare. Lisa non potevo proprio sopportarla, così come Izzy, all’inizio, ma quest’ultima poi si può dire che sia cambiata e mi è andata più a genio.
Henry e Gwen mi sono piaciuti per i loro buoni consigli.
Dex era simpatico, decisamente un buon amico.
Durante la lettura ho trovato un paio di errorini, ma nulla di drammatico.
Mi ero fatta un’idea ben precisa del finale e non vedevo l’ora di arrivare a leggerlo, ma non è andata come credevo e ci sono un po’ rimasta male. L’ultimo paragrafo, poi, mi ha lasciato con un punto interrogativo: si sono incontrati? Da quel che ho capito sembrerebbe di sì.
Tutto sommato devo ammettere che questo libro non mi ha emozionato più di tanto. Non so, forse mi aspettavo di più.
Mi sorge anche un’altra domanda: ma con Adrienne? Il protagonista dice esplicitamente come pensa che vada a finire, ma l’autrice di punto un bianco non ne parla più. Mi sembra un po’ incoerente con i discorsi fatti proprio da Jack e Adrienne.
Jack dice che era alla ricerca di qualcosa. Cosa? Non lo specifica. Forse in realtà sono io che non ho capito questo libro, ma sembra che lasci con troppi punti interrogativi.
Insomma, ho letto di meglio. È un libro che non mi ha lasciato grandi emozioni; chissà, forse a qualcun altro invece piacerà.
Avevate già sentito parlare di questo libro? Parliamone insieme nei commenti.
The Bibliophile Girl
Un finale aperto? Magari uscirà un seguito…
Sì, il finale è piuttosto aperto, fa pensare come potrebbe andare avanti. Chissà, magari hai ragione 🙂
concordo con la tua recensione, io l’ho trovato un po’ confuso e poco coinvolgente. Mi aspettavo molto di più 😉
Esattamente, credevo fosse “di più”!