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Intervista/testimonianza ad Angela Parise sul Salone del Libro di Torino 2014

Buon sabato amici lettori.
Oggi vi propongo un’intervista – testimonianza ad Angela Parise, in merito ai suoi libri e al Salone del libro di Torino.

Buongiorno Angela, innanzitutto grazie per la disponibilità a questa intervista-testimonianza riguardo il salone del libro.
Eccomi qua 🙂

Parlaci un po’ di te.
Io sono una persona molto semplice; ho trentadue anni, sono mamma, moglie ed impiegata. Abito nel Monferrato e conduco una vita normalissima. Mi piace cucinare, leggere e suonare il pianoforte. Poi, quando ho tempo, mi butto sul letto e scrivo.

– I libri: raccontaci dei libri che hai pubblicato.
Fino ad ora ho pubblicato quattro romanzi: i primi tre con l’editore di Cagliari La Riflessione e l’ultimo con Prospettiva editrice. “Il buio e la luce” del 2010 è una saga famigliare ambientata nel meridione d’Italia dagli anni 40 ai giorni nostri. “Un biglietto di sola andata per Berlino” del 2011 è un romanzo rosa: si parla della storia d’amore tra un banchiere berlinese ed una studentessa italiana di lingue. “Il fatidico giorno prima” (2012) e “Scandinavia” (2013) sono due romanzi di narrativa, dove sviluppo il tema del rapporto genitori – figli.

– L’edizione appena passata è stata la prima a cui hai partecipato?
No. Partecipo già da alcuni anni. Questo però è il primo anno che partecipo con la mia casa editrice. Gli anni passati presenziavo con un’associazione culturale di Torino chiamata “Carta & Penna”.

– Sei favorevole o contraria a far pagare l’ingresso ad una fiera?
Il mio editore dice che, anzichè pagare il biglietto per entrare, all’ingresso dovrebbero darci un buono da spendere in libri… io concordo in pieno. Potrebbe essere un buon modo per invogliarci alla lettura.

Clara Sanchez durante il firmacopie.

– Sarebbe un’ottima cosa! Raccontaci le emozioni di trovarsi in un posto del genere.
Per chi scrive, trovarsi nell’immenso calderone di uno dei più grandi e prestigiosi eventi d’Europa è senz’altro molto formativo. Già è bello per chi lo visita, figurarsi per chi vi prende parte, seppur con una piccola partecipazione.

– Quali stand hai visitato?
Ho girato come una scopa. Fermarsi quattro giorni mi ha dato la possibilità di vedere un po’ di tutto: piccoli stand, grandi stand, laboratori, eventi…. mi sono molto divertita. Ritengo che il Salone di Torino per noi amanti dei libri sia una sorta di grande parco di divertimenti. Bisogna approfittarne.

– A quali presentazioni hai partecipato?
Esigenze legate alla mia presenza allo stand mi hanno comunque dato modo di vedere alcune presentazioni molto interssanti: ho assistito agli eventi di Sveva Casati Modignani, Clara Sanchez, Alberto Angela, Marco Buticchi con Ildefonso Falcones e Margaret Mazzantini. Tutti grandi personaggi accomunati da un grande senso dell’umiltà e dalla capacità di stare assieme al proprio pubblico. Al di là del loro ruolo, ho scoperto persone estremamente simpatiche e frizzanti. Ho avuto modo di constatare quanto umili riescano ad essere moltii scrittori di grido, contrariamente, ahimé, a quanto non si faccia a livelli più bassi.

– Che cosa ti è piaciuto di più?
Sembrerà banale ma ti dico che mi è piaciuto tutto. Per noi piccoli scrittori è una cosa talmente catalizzante che non può che non entusiasmarci. Girare in mezzo agli stands, sentire l’odore della carta stampata, trarre spunto dal lavoro degli altri…. Fantastico!

– Al contrario invece, cosa non ti è proprio piaciuto?
Cosa non mi è piaciuto? Ahimè, i lettori sono pur sempre attratti dai grandi nomi e dai grandi stands. Risulta difficile far spostare l’attenzione anche su di noi e la cosa alle volte non è il massimo. Il lettore molte volte si fossilizza su ciò che gli dà sicurezza invece sarebbe bello se facesse lo sforzo di guardare oltre. Questo succede molto poco.

– Secondo te, rispetto alle precedenti edizioni, c’è un maggior numero di partecipanti o sono in calo?
Indubbiamente il numero degli espositori patecipanti è in calo: la crisi morde e il prezzo degli stand per alcuni è proibitivo. C’è da ritenersi fortunati se si può partecipare. Al contrario, il numero di visitatori sembra essere aumentato, il che è un buon segno. Crisi permettendo, gli amanti dei libri ancora si muovono.

– Hai incontrato altri autori o fan? Com’è stato?
Autori ne ho incontrati molti, sia della mia casa editrice, sia di altre: con alcuni ci conosciamo già da diversi anni ed il salone ci dà modo di incontrarci; altri li ho conosciuti quest’anno con grande piacere. Fans? Si dai, qualcuno lo ho ma ancora sono pochi 😀 Come ti ho detto, i lettori sono molto poco fiduciosi ma noi scrittori lavoriamo anche in tal senso.

– In questa edizione del salone hai presentato qualche tuo libro?
 Sì,ho presentato “Scandinavia”, il mio ultimo bimbo. Sia in videoconferenza, sia durante una breve presentazione con altri autori in Sala Avorio. Sono stata molto contenta. una piccola iniezione di fiducia.

– Bene Angela, grazie ancora per la tua gentilezza e disponibilità. Un in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri!


E voi? Ci siete andati al Salone del libro di Torino quest’anno? Lasciatemi i vostri pareri e testimonianze nei commenti! A presto!

The Bibliophile Girl

 

*Foto di Angela Parise

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