Scrittori

R.I.P Gabriel García Márquez

Gabriel García Márquez (1928 – 2014), scrittore e giornalista colombiano.

Buongiorno a tutti, lettori. Nessuna recensione oggi, nessun articolo normale, solo un omaggio al grande scrittore Gabriel García Márquez, che si è spento ieri, 17 Aprile.

“Aveva sentito dire che la gente non muore quando deve, ma quando vuole..”

 

Oggi il mondo della letteratura è in lutto per la perdita di un grande scrittore, premio Nobel per la letteratura nel 1982,  “per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente”.
Ricordiamolo così.

Gli disse che l’amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti a una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera – quanto più intensa.

Breve biografia

Gabriel José de la Concordia García Márquez, soprannominato Gabo (Aracataca, 6 marzo 1927 – Città del Messico, 17 aprile 2014), è stato uno scrittore e giornalista colombiano, insignito, nel 1982, del Premio Nobel per la letteratura.

La sua notorietà si deve principalmente all’attività di scrittore, nella quale si è espresso ad un altissimo livello, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Considerato il maggior esponente del cosiddetto realismo magico in narrativa, ha contribuito a rilanciare fortemente l’interesse per la letteratura latinoamericana.

La sua prosa è sempre scorrevole, ricchissima, immaginifica e costantemente pervasa di una amara ironia; la struttura dei suoi romanzi complessa e articolata, con frequenti intrecci fra realtà e fantasia, fra storia e leggenda, con una grande padronanza nel gestire diversi piani di lettura, anche allegorici, oltre che di un uso sapiente di analessi e dello svolgersi di vicende parallele. Il suo romanzo più famoso, Cent’anni di solitudine, è stato votato, durante il IV Congresso internazionale della Lingua Spagnola, tenutosi a Cartagena nel marzo del 2007, come seconda opera in lingua spagnola più importante mai scritta, preceduta solo da Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes.
Numerosi sono le onorificenze che Gabriel García Márquez ha ricevuto, tra cui il già citato Premio Nobel.

“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”

Le sue opere:

Romanzi

  • Foglie morte (La hojarasca, 1955)
  • Racconto di un naufrago (Relato de un náufrago, 1955)
  • La mala ora (La mala hora, 1962)
  • Cent’anni di solitudine (Cien años de soledad, 1967)
  • L’autunno del patriarca (El otoño del patriarca, 1975)
  • Cronaca di una morte annunciata (Crónica de una muerte anunciada, 1981)
  • L’amore ai tempi del colera (El amor en los tiempos del cólera, 1985)
  • Il generale nel suo labirinto (El general en su laberinto, 1989)
  • Dell’amore e di altri demoni (Del amor y otros demonios, 1994)
  • Notizia di un sequestro (Noticia de un secuestro, 1996)
  • Memoria delle mie puttane tristi, (Memorias de mis putas tristes, 2004)
García Márquez autografa una copia di Cent’anni di solitudine all’Avana, Cuba

Racconti

  • Incontro con la madre (Storie di sé)
  • Nessuno scrive al colonnello (El coronel no tiene quien le escriba, 1961)
  • I funerali della Mamá Grande (Los funerales de la Mamá Grande, 1962), raccolta di otto racconti (il primo si riferisce ad un episodio che sarà citato anche in Cent’anni di solitudine)
  • Monologo di Isabel mentre vede piovere su Macondo (Monólogo de Isabel viendo llover en Macondo, 1968)
  • L’incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata (La increíble y triste historia de la cándida Eréndira y de su abuela desalmada, 1972), raccolta di racconti (il racconto principale, Erendira, come il precedente Monologo di Isabel, sono collegati narrativamente a episodi minori di Cent’anni di solitudine)
  • Cuando era feliz e indocumentado (1973)
  • Occhi di cane azzurro (Ojos de perro azul, 1974), raccolta di racconti
  • Todos los cuentos (1947-1972) (1976), raccolta di racconti
  • Textos costeños (1981)
  • Viva Sandino (1982)
  • El olor de la guayaba (1982)
  • El secuestro (1982)
  • Dodici racconti raminghi (Doce cuentos peregrinos, 1992), raccolta di racconti.

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.”

La vecchiaia e la morte

Nel 2012 l’amico Plinio Mendoza ha dato notizia che lo scrittore è affetto dalla malattia di Alzheimer (patologia che aveva già portato alla morte la madre dello scrittore nel 2002, all’età di 97 ann) e che a causa della perdita di memoria dovuta a questa malattia non potrà più scrivere, notizia confermata dal fratello Jaime, che afferma che “Gabo” ha la demenza senile, ma non confermata dalla moglie, che tramite un portavoce afferma che il Nobel ha solo qualche problema di memoria dovuto all’età, ma non è malato. Lo stesso scrittore ha dichiarato alla stampa, per il suo 86º compleanno, il 6 marzo 2013, di essere “molto felice” di essere arrivato a quest’età, senza fare cenno alla presunta malattia.. García Márquez è ricomparso in pubblico il 30 settembre 2013, in buone condizioni di salute. Nell’aprile 2014 è stato ricoverato per un problema respiratorio e un’infezione ed è morto il 17 aprile 2014 all’età di 87 anni, in una clinica di Città del Messico.

“Il tempo passa senza far rumore.”

R.I.P Gabriel García Márquez


The Bibliophile Girl

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Un pensiero riguardo “R.I.P Gabriel García Márquez

  1. “Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l’amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci.” RIP

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