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Intervista a Jessica Maccario

Buongiorno e buona domenica! Oggi voglio farvi conoscere Jessica Maccario, che ci ha parlato di sè e del suo libro “Insieme verso la libertà” in questa bella intervista che mi ha gentilmente concesso.
Grazie Jessica!
*Attenzione: l’intervista potrebbe contenere spoiler per chi non ha ancora letto il libro “Insieme verso la libertà“.*

-Ciao Jessica, Parlaci un po’ di te.
Ciao Valentina, grazie per questo spazio! Ho 23 anni, mi sono laureata in Beni Culturali e sono alla ricerca di un lavoro, come molte altre persone in questo periodo… Sono una lettrice appassionata, valuto i manoscritti per case editrici e sono un’esordiente, visto che a dicembre è uscito il mio primo libro, “Insieme verso la libertà”. Mi piacerebbe poter conciliare la lettura con l’altra mia passione, i bambini, ho avuto delle belle esperienze con loro quando ho fatto degli stage in un asilo e in biblioteca. Spero un giorno di riuscirci, sennò cercherò di avvicinare alla lettura i miei futuri figli!!

-Come ha avuto inizio la tua passione per la scrittura?
Lo ricordo come se fosse ieri, anche se è successo più di dieci anni fa. Non avevo sonno, era mezzanotte ed io aveva voglia di impegnarmi in qualcosa. Avevo pensato molte volte che sarebbe stato bello scrivere qualcosa, anche solo un diario dove raccontare le mie avventure, ma quel giorno il diario non mi bastava. Volevo scrivere una storia come quella degli Harmony, una storia d’amore con un lieto fine, ambientata in Irlanda. Avevo 12 anni, ma volevo parlare di due adulti e cercare di comprenderli almeno un po’. Ho lavorato molto di fantasia, l’ho stampato e l’ho portato persino all’esame di terza media per mostrarlo. Ora lo rileggo e rabbrividisco di fronte ai mille errori che avevo fatto, ma è una storia che mi piace ancora molto. Non fosse che ho soltanto la versione stampata (e non il file al computer) forse ci rimetterei mano e cercherei di sistemarla un po’.

-Raccontaci la giornata tipo di una scrittrice.
*Ride* La mia è più una giornata da disoccupata casalinga! Mi occupo della casa, cerco annunci di lavoro, mi arrabbio perché trovo sempre le solite fregature, esco, valuto manoscritti, chatto con altri scrittori, leggo libri di emergenti, leggo libri presi in biblioteca… e intanto cerco di scrivere un po’. Scrivo perlopiù al mattino, ma quando ho idee anche dopopranzo o la sera. Ultimamente scrivo un sacco di racconti, alcuni per dei concorsi, altri per dei blog, altri ancora perché mi piacerebbe svilupparli e farne dei romanzi brevi. A volte scrivo anche sui fogli e quando ricopio al computer cambio metà delle frasi, ma questo è il bello di scrivere: non farlo perché costretti, ma quando si ha l’ispirazione o semplicemente la voglia di avventurarsi nella storia.

-Qual è il tuo libro e autore preferito?
Non ne ho soltanto uno, ci sono molti libri che ho adorato. Spesso è lo stile dell’autore che mi piace, perciò quasi tutti i libri che scrive mi piacciono molto. Senza dubbio Sophie Kinsella, adoro il suo senso dell’umorismo, così come i temi che affronta Danielle Steel con descrizioni e scene sublimi. Ci sono due libri di emergenti che ho letto da poco e che ho davvero apprezzato: “Hunted” di Angela C. Ryan e “Per un sorso di Cristal” di Marzia Francesconi. Forse, dovessi sceglierne solo uno sceglierei “La cacciatrice della notte” di Jeaniene Frost: un urban fantasy che ho amato e che mi ha messo i brividi.

-Cosa ti ha ispirato questa saga fantasy?
Volevo scrivere un fantasy che non parlasse di vampiri, streghe e maghi. Adoravo gli elfi ed i demoni, però volevo descriverli in modo diverso dal solito, non i soliti elfi con le orecchie a punta che conosciamo bene ed i demoni come esseri malvagi che uccidono. Mi sono imbattuta per caso negli Elementali, non sapevo nemmeno che esistessero né avevo mai letto storie su di loro. A malapena conoscevo le ninfe. Ho letto tutto quello che ho trovato su internet e ho cominciato a immaginarmi un paese vicino ad un bosco dove potessero vivere queste creature così affascinanti. Ondine, naiadi, silfi, salamandre: tutte erano nuove per me, volevo dare loro uno spazio del mio cuore. Ho cercato anche informazioni sull’eroe come anti-eroe, come colui che diventa un eroe quasi per caso e da lì è nato il mio Peter: un personaggio un po’ sfigato, solitario, insicuro, che ama l’idea dell’amore ma non sa viverlo appieno sulla sua pelle. Mi sembrava diverso dagli eroi degli altri libri, dall’eroina imbranata o dall’eroe un po’ troppo sicuro di sé e l’ho adottato. Quindi, ho cercato di non ispirarmi a nessuno in particolare e di immergermi nella storia appieno.

-Peter e Angelica: raccontaci di loro.
La serie è incentrata sulla loro amicizia, su come il loro rapporto si evolve dopo che Peter scopre il segreto di Angelica, ma dopo la comparsa delle creature del bosco s’intrecciano diverse storie. E più va avanti la serie, più s’intrecciano storie, non riesco nemmeno io a stare dietro a tutti i personaggi che acquistano un loro spazio.  Vi rivelo un’altra cosa: Angelica e Peter dovevano stare insieme. Insomma, l’idea iniziale era che da migliori amici diventassero fidanzati, ma poi mi sono accorta che non funzionava, che Peter non poteva semplicemente accettare come se niente fosse l’idea che Angelica gli avesse mentito per anni e poi l’arrivo di Lucy ha scombussolato tutto. La loro amicizia comunque continuerà anche nei libri successivi, ma non sarà più intensa com’era all’inizio perché in Peter resterà un pizzico di diffidenza nei suoi confronti e, per il ruolo che ha lei al villaggio, anche una nuova riverenza. D’altra parte, loro due son sempre stati molto diversi. Angelica ha imparato a diventare grande molto in fretta dopo la morte dei genitori, ad avere delle responsabilità sulle spalle fin da giovane, mentre lui vive in un’affollata famiglia restandone sempre un po’ ai margini, senza obblighi a pesargli addosso. Anche i loro interessi apparentemente sono molto diversi: il fascino che Angelica ha per la fantascienza, gli amici che la circondano a scuola, il tanto tempo trascorso fuori casa… ma qual è la vera Angelica? Scopritelo insieme a Peter!

-Se tu potessi sviluppare un elemento, quale sarebbe?
Forse l’acqua, perché è l’elemento che mi ha sempre affascinata di più. Poi, adoro le ninfe d’acqua, le ondine e le naiadi soprattutto, e mi piacerebbe poter nuotare leggiadra dentro il mare ed i fiumi, contando sul fatto che non mi annegherà. Il fuoco e l’aria no perché mi farebbero abbastanza paura e la terra mi sembra l’elemento meno affascinante. Bisognerebbe fare un sondaggio!!
La questione aperta, però, è quella che tornerà anche nei libri successivi: è giusto controllare in questo modo la natura?

-Cosa succederà nei prossimi capitoli della saga?
Arriverà una nuova ragazza di nome Clarissa che scombussolerà un po’ la situazione… Malphas vi assicura che è una strega e che lui non la sopporta proprio! Mah, vedremo… io penso che alla fine si affezioneranno tutti a lei, anche quando le sue vacanze a Forest Glade finiranno e sarà per lei ora di tornare a casa. Peter tornerà per una settimana a Seaside Town, la sua città natale che ha dovuto abbandonare in fretta all’idea di dieci anni, per fare i conti con il passato. Ma ci saranno ancora le creature del bosco ad attenderlo? E Lucy? O sono stati soltanto il frutto della sua fantasia? Non ne è così sicuro… Angelica, invece, avrà una missione da compiere e in questo difficile cammino non sarà sola. Ebbene sì, si ritroverà ancora tra i piedi Alexia, ma magari stavolta riuscirà a vederla con altri occhi e, forse, riusciranno ad andare un pochino d’accordo. Del terzo non annuncio ancora nulla se non che ci sarà la contesa tra Alexia ed un’altra pretendente al trono…

-Leggendo il tuo libro mi è tornato in mente più volte il libro Twilight di Stephenie Meyer: mia impressione oppure ti sei ispirata ad esso?
Sei la seconda che me lo dice, anche se la prima si riferiva soltanto alla scena dove Peter cerca su internet alcune informazioni sugli Elementali: dico subito che in questa scena non ho copiato Twilight (né La diciassettesima luna né tutti gli altri che possono aver messo una scena simile) perché ho semplicemente pensato che fosse normale per un adolescente voler cercare su internet delle informazioni su ciò che non conosce, lo faccio abitualmente anche io. Per il resto, visto che ho letto Twilight, può darsi che mi sia ispirata al romanticismo che c’è in quel libro, ma sinceramente mentre scrivevo non ci pensavo proprio. Tra l’altro cercando informazioni su Twiligh ho letto questa frase su Wikipedia: “Nonostante il successo della serie, è stato notato come i romanzi di Stephenie Meyer siano straordinariamente simili ai romanzi del ciclo Roswell High di Melinda Metz (da cui è stata tratta la serie televisiva Roswell) e alla saga Il diario del vampiro di Lisa Jane Smith; la Meyer è inoltre stata accusata di plagio da Jordan Scott, il quale ha affermato che Breaking Dawn abbia troppi elementi in comune con The Nocturne”. Cioè: tutto è una copia di tutto? Il romanticismo che c’è in Twilight mi è sempre piaciuto, è una serie che adoro, forse è il mio cuore che si è ispirato ad essa, non la mia mente.

-Progetti futuri?
Troppi, ovviamente. Ho trovati parecchi concorsi carini per racconti a cui vorrei partecipare (quelli dove non richiedono soldi di iscrizione perché quelli a pagamento non li capisco!), ma così facendo lascio da parte gli scritti che ho già cominciato. Al momento sto rileggendo il secondo fantasy della serie, sono a metà del terzo nella scrittura, ho cominciato un racconto di fantascienza che non trovo mai il tempo di continuare e ho deciso di far diventare un racconto lungo un raccontino che avevo cominciato e che mi sta piacendo molto. Troppe idee diverse e poca voglia di mettermi lì e scrivere senza distrazioni!
Un saluto a tutti i lettori e grazie per avermi seguita!
Valentina Camarda

Cosa ne pensate della simpatica Jessica? Se non fosse che ho già letto il suo libro, sarei tremendamente curiosa!
Sì, prossimamente posterò la recensione, così potrete farvi un’idea anche voi.
Spero che l’intervista vi sia piaciuta, un abbraccio!

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